Detenuto si oppone a un controllo in cella e aggredisce due agenti della Penitenziaria Nuovo caso a Santa Maria Capua Vetere

Cella Carcere

Ancora un’aggressione in carcere, feriti due agenti della Polizia Penitenziaria. L’episodio si è verificato nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere. Un algerino, che stava scontando una condanna definitiva per stupefacenti, ha aggredito e ferito due agenti durante un controllo antidroga in cella con i cani dell’unità cinofila: l’uomo prima si è opposto all’ingresso dei cani, poi ha divelto la gamba di un tavolo colpendo in maniera violenta ed alla cieca. Uno degli agenti è stato colpito e ha riportato una frattura ad una mano con 30 giorni di prognosi, mentre l’ispettore è stato refertato con tre giorni di prognosi. L’episodio è stato denunciato da Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sappe (il Sindacato autonomo polizia penitenziaria). “Sono necessari interventi, la situazione, a Santa Maria come in altre carceri, peggiora ogni giorno – dice Fattorello – Non è la prima volta che si verificano episodi di aggressione agli agenti nel carcere casertano dove già si registra un sovraffollamento di detenuti – sono ospitati anche esponenti dei clan camorristici – e una carenza di poliziotti della Penitenziaria; altro grave problema è quello della scarsità d’acqua, che si acuisce nella stagione estiva, non essendo mai stato realizzato l’allacciamento alla rete idrica pubblica”. Fattorello si sofferma poi sulle criticità del penitenziario: “I problemi sono tanti: dalle disfunzioni strutturali, come la carenza idrica, la carenza di un’adeguata cinta e videosorveglianza, agli effetti deleteri per la presenza di un impianto per lo smaltimento di rifiuti nelle adiacenze. Per non parlare del costante sovraffollamento dei detenuti e della carenza degli organici. Il sistema regge ancora solo grazie al sacrificio delle donne e degli uomini della Penitenziaria”.

domenica, 18 Marzo 2018 - 13:20
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