Amendola, ucciso e sepolto dagli amici: ‘maledizione’ astensione, la sentenza slitta E’ il secondo rinvio in 20 giorni

Nella foto Gaetano Formicola e Giovanni Tabasco, imputati per l'omicidio di Vincenzo Amendola

Ancora un rinvio. Ancora una volta una speranza sfumata. La speranza di una sentenza. L’udienza conclusiva del processo con rito abbreviato sull’omicidio di Vincenzo Amendola, il 19enne ucciso e sepolto da quelli che credeva essere suoi amici, è ‘caduta’ sfortunatamente nella tre giorni di astensione nazionale proclamata dall’Union Camere penali per protestare su quanto sta accadendo a Bari. E così, a venti giorni dall’ultimo rinvio pure provocato da un’astensione, i tempi del verdetto si dilatano ancora. Si torna in aula il 13 luglio e in quella data, salvo ulteriori colpi di scena, dovrebbe arrivare il verdetto. Sul banco degli imputati ci sono Gaetano Formicola, figlio del boss ergastolano Antonio, e il cugino Giovanni Tabasco; i due imputati sono difesi dagli avvocati Leopoldo Perone e Mauro Zollo. Il pubblico ministero antimafia Antonella Fratello ha chiesto per entrambi la condanna all’ergastolo, ritenendoli colpevoli di aver ammazzato Amendola (Formicola è accusato di aver sparato e Tabasco di aver condotto Amendola dinanzi al suo carnefice) e di averne poi sepolto il colpo in una zona di campagna di viale 2 Giugno a San Giovanni a Teduccio, quartiere alla periferia est di Napoli dove si è consumata questa assurda storia. Sul banco degli imputati c’è anche Raffaele Morra (difeso dall’avvocato Antonio Sorbilli) che risponde solo dell’occultamento di cadavere.
Secondo la contestazione della procura, Amendola venne ammazzato perché s’era sparsa la voce di una relazione clandestina tra il ragazzo e la mamma di Formicola. Un chiacchiericcio che gettava ombre e, nella mentalità camorristica, disonore sui Formicola dal momento che il marito della donna è detenuto. E’ per mettere a tacere il gossip che Gaetano Formicola avrebbe deciso di uccidere Amendola. I fatti sono stati ricostruiti dal pentito Gaetano Nunziato, presente al momento dell’omicidio e legato da amicizia a Formicola e a Tabasco. Le dichiarazioni sono state poi supportate da altri riscontri.

maga

mercoledì, 27 Giugno 2018 - 15:30
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