Licola, c’è chi inneggia alle Brigate Rosse
E a Napoli Casapound attacca de Magistris

di Danio Gaeta

C’è un cerchio, una stella a cinque punte asimmetrica e poco più su il simbolo della falce e del martello. E poi  c’è una scritta: «Viva le brigate rosse». Tutto riprodotto con vernice arancione su un muretto bianco. Non siamo negli anni Settanta, Curcio, la Cagol e Franceschini non c’entrano. Non siamo a Roma e neppure a Reggio Emilia. Siamo nel 2018 a Licola Mare, una località che per metà è Giugliano e per metà è Pozzuoli. In questa fascia di territorio, tanto problematica, quanto degradata, c’è chi inneggia alle brigate rosse. La scritta è apparsa la scorsa sera su una cabina dell’Enel ed ha destato subito preoccupazione. Ancora non è chiaro chi abbia riprodotto la frase e disegnato la stella a cinque punte ma c’è chi ci vuole vedere chiaro. Al momento l’ipotesi più plausibile è che possa trattarsi della bravata di qualche ragazzino o di uno scherzo di cattivo gusto, ma considerando i problemi in cui versa il quartiere di Licola non è escluso che dietro l’iniziativa possa esserci un messaggio politico di qualche ‘nostalgico’. Si vedrà. A segnalare l’accaduto sono gli attivisti del comitato Licola Mare Pulito. In particolare la scorsa sera il presidente del gruppo, Umberto Mercurio, si è accorto del disegno mentre stava raggiungendo la zona dei lidi di Licola.  «Non so chi lo ha fatto, ma è di cattivo gusto. Questo mi sembra troppo», ha commentato Mercurio.  Il caso sarà segnalato nelle prossime ore alle forze dell’ordine che operano sul territorio. Come è noto la zona di Licola è da tempo al centro di polemiche per la presenza massiccia di immigrati. I numerosi centri di accoglienza spuntati come funghi nella zona hanno trasportato sul territorio costiero tra l’area flegrea e il Giuglianese una quantità impressionante di persone che appartengono a etnie diverse. Una situazione esplosiva che ha reso molto complessa l’integrazione degli extracomunitari e altrettanto difficile la convivenza con i residenti (i pochi che sono rimasti e che hanno deciso di non vendere le proprie case). Prostituzione, spaccio di droga, guerre tra bande rivali e risse hanno reso a Licola l’aria molto pesante. In passato i residenti si sono resi protagonisti anche di eclatanti manifestazioni con tanto di cassonetti dell’immondizia riversati sull’asfalto e blocchi stradali.
In queste ultime settimane carabinieri, polizia e polizia municipale si sono alternati in operazioni di polizia giudiziaria. Nel mirino sono finiti gli immigrati irregolari, gli ambulanti abusivi e anche tanti italiani che hanno fittato – senza alcun contratto – gli appartamenti agli extracomunitari privi di permesso di soggiorno. Senza contare gli episodi di abusivismo edilizio segnalati e portati all’attenzione dell’ufficio tecnico del Comune di Giugliano. Una situazione sociale così esplosiva, a cui è seguita una pressione costante delle forze dell’ordine sul territorio, sono elementi che spingono a non sottovalutare i messaggi che arrivano dalla società. A maggior ragione se rievocano pagine di violenza e dolore. Non è escluso che nelle prossime ore qualcuno, armato di pennelli, pittura bianca e tanta pazienza, possa ricoprire la scritta e il simbolo. Intanto Casapaund (gruppo di estrema destra) è tornato a fare sentire la propria voce e lo ha fatto a Napoli. Gli attivisti, la scorsa notte, si sono presentati davanti alle stazioni della funicolare e hanno affisso striscioni polemici: «De Magistris invece dei porti tieni aperte le funicolari».  L’obiettivo è quello di protestare contro il servizio a singhiozzo e i continui giorni di chiusura improvvisa della funicolare che tanti disagi stanno creando ai cittadini napoletani.
«Ci chiediamo come possa il sindaco Luigi de Magistris trovare il tempo per preoccuparsi di qualsiasi argomento di politica nazionale e internazionale – hanno detto gli attivisti di Casapound – dalla vicenda della nave Aquarius e la decisione di chiudere i porti fino alle elezioni in Turchia, quando non riesce a garantire la soluzione per le più basilari problematiche che riguardano la nostra città, come il disastro del trasporto pubblico».

giovedì, 28 Giugno 2018 - 08:30
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