Collari elettrici per i detenuti violenti L’ultima proposta choc della Lega

Angelo Ciocca
Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega
di Danio Gaeta

Un collare elettrico da far indossare ai detenuti più violenti. E’ l’ultima trovata choc che arriva dagli ambienti della Lega. Passino (si fa per dire) Taser, censimenti nei campi rom ed espulsioni degli immigrati, ma il collare proprio non si può sentire. E’ come se la Lega, in questo momento storico di massimo splendore, ne stia approfittando per rendere concrete quelle idee che anche i nostalgici del fascismo hanno vergogna a ripetere al pub tra gli amici. La strampalata trovata, che cavalca il malcontento della polizia penitenziaria per le numerose aggressioni, non arriva da una serata goliardica tra amici, ma è stata lanciata all’Ansa dall’europarlamentare leghista Angelo Ciocca. E, guarda caso, arriva all’indomani dell’aggressione subita dagli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Pavia, di cui si sono resi responsabili alcuni tunisini. Sicurezza, stranieri e forze dell’ordine: i tre ingredienti della ricetta del populismo più basso. Anche Google ormai ha indicizzato queste parole come le più ricercate in assoluto da Aosta a Ragusa. Così, ad un tratto, l’Italia si è trasformata nella più grande Banlieu del mondo, dove degrado, violenza, prostituzione, criminalità e altre incredibili nefandezze si verificano ogni secondo e che dunque vanno fermate ad ogni costo. Delle due l’una: di questa spaventosa degenerazione o nessuno se ne era mai accorto, oppure la Lega è stata così brava da convincerci che è così. Tanto «gli italiani vogliono questo, la democrazia ce lo permette», ripetono dal Carroccio, dimenticandosi che c’è l’87% di elettori (senza contare chi non ha votato) che ha scelto altro. Ma poco importa, e dunque le proposte vanno fatte. Tanto quando capiterà più un momento così propizio. Ma Angelo Ciocca, con la storia del collare elettrico, li ha battuti tutti e ci è andato giù pesante. Naturalmente nel mirino sono finiti i detenuti, anzi i detenuti stranieri: che a luglio del 2018 sono ancora più cattivi. «Su 668 detenuti, nel carcere di Pavia, metà sono stranieri – ha dichiarato Ciocca all’Ansa dopo aver portato la sua solidarietà al personale alla polizia penitenziaria aggredita in cella – parliamo di marocchini, tunisini, albanesi, romeni ed egiziani che sono detenuti nelle nostre strutture a spese dei cittadini italiani». Giusto, Ciocca non poteva dimenticare i soldi che gli italiani spendono per i detenuti stranieri. «Non siamo la pattumiera di tutti – ha aggiunto nell’apoteosi dei luoghi comuni –  la vita dei nostri agenti viene spesso messa a repentaglio da criminali senza scrupoli. Occorre introdurre l’utilizzo di un collare elettrico per i detenuti più facinorosi e violenti che mettono in pericolo la vita dei lavoratori del carcere». La scena andrebbe immaginata: detenuti – che son pur sempre persone – addobbati con strani collari elettrici che mandano scosse ad intermittenza quando un agente aziona un pulsante. Sembra quasi una puntata dei Simpson. I collari elettrici venivano usati per educare i cani, ma gli animalisti si sono ribellati ed oggi è un reato. Infine, per non dimenticare la questione degli immigrati, che in questo momento fa tanto figo, Ciocca ha aggiunto: «In Tunisia non c’è nessuna guerra e non si capisce perché questi delinquenti siano in Italia. Già a giugno dello scorso anno avevamo lanciato l’allarme parlando degli ex galeotti tunisini che raggiungevano il nostro Paese. A distanza di un anno siamo a documentare che, come era ovvio, gli ex galeotti sono venuti in Italia solo per delinquere». Giusto, non fa una piega: sono noti a tutti i barconi pieni di tunisini vestiti a strisce bianche e nere pronti a sbarcare in Italia e dunque a delinquere. La prossima proposta della Lega sarà una combo perfetta (passateci il linguaggio da videogames): collari elettrici per gli immigrati nei centri di accoglienza. Si fa per scherzare, ma non si sa mai: qualcuno questa idea potrebbe farla sua. 

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sabato, 7 Luglio 2018 - 15:03
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