Consiglia il suicidio a Toninelli e Salvini Il post choc del tesoriere Pd provinciale Scoppia l’ira dei leghisti del Sud

di Dario Striano

Da ieri anche un cittadino di Portici potrebbe essere stato iscritto alla lunga lista degli ‘haters’ – alias gli odiatori di professione – di Matteo Salvini. E non un cittadino qualunque, ma Giovanni Iacone, esponente della Giunta Cuomo, nonché tesoriere provinciale del Pd, lasciatosi andare nella mattina di ieri ad un post – per dirla con le parole di un deputato – «fuori luogo per il linguaggio utilizzato».

Il post choc di Iacone
Il ‘potente’ assessore ai lavori pubblici porticesi, in quota Partito democratico, dopo aver criticato le scelte sull’immigrazione portate avanti in questo primo mese di lavoro dal governo nazionale, su Facebook, con un post pubblico, ha infatti addirittura ‘consigliato’ al ministro grillino ai Trasporti, Danilo Toninelli, e al vicepresidente leghista, Matteo Salvini, di valutare l’ipotesi del «suicidio. «Toninelli perché non ti suicidi e ti porti dietro Salvini?». La frase choc è arrivata al termine di «un’ironica» analisi politica sul caso dei migranti a bordo della “Diciotti”, un caso che aveva provocato dei contrasti tra i due ministri. La nave della guardia costiera italiana, intervenuta dopo l’sos di un rimorchiatore che aveva salvato in mare 67 persone, aveva avuto precise indicazioni dal governo di riconsegnare i naufraghi ad una vendetta libica. Una pratica che, sanzionata dal diritto internazionale, aveva causato una frattura – poi subito ricucita – tra Salvini e Toninelli, nonché la rabbia social di Giovanni Iacone, tesoriere del Pd napoletano. «Per capire a che punto di imbecillità siamo arrivati – ha scritto su Facebook l’assessore – Salvini vieta l’entrata nei porti italiani, fino a stamattina, della nave della guardia costiera italiana. Grullini avete capito bene: guardia costiera italiana. Toninelli perché non ti suicidi e ti porti dietro Salvini prima di fare ridere tutto il mondo».

La replica del giovane leghista del Sud
Un vero e proprio ‘post della discordia’ che ha provocato la rabbia del neo segretario della “Lega giovani” in Campania, Nicholas Esposito. «Questi sono gli esponenti del Partito Democratico che di democratico non ha nulla, invitano gli avversari politici a suicidarsi perché incapaci di creare serie proposte politiche – così Esposito -, Salvini e Toninelli prima di essere dei politici, sono degli uomini ed hanno famiglia». Una reazione che potrebbe compromettere anche gli equilibri interni alla politica porticese. Già, perché il giovanissimo Nicholas Esposito, porticese doc, alle ultime amministrative di giugno 2017, si è candidato tra le fila della coalizione dell’ex senatore Pd Cuomo, nonostante le sue idee politiche di Destra. In pratica, il democratico Iacone e il leghista del sud Esposito hanno appoggiato lo stesso candidato sindaco alle ultime comunali. «L’assessore dovrebbe vergognarsi – ha incalzato Nicholas Esposito – e dimettersi. Non è possibile che un rappresentante delle istituzioni utilizzi un linguaggio del genere».

‘L’ironia’ di Iacone
E così, immediatamente «dopo aver appreso la reazione indispettita di un napoletano rappresentante della Lega Nord», Giovanni Iacone, delegato ai Lavori pubblici e all’Urbanistica nel Comune della Reggia, ha chiarito la natura del suo post su Facebook, dichiarando di «aver utilizzato l’arma della ironia» nel consiliare il suicidio ai ministri. «Come usiamo dire a Napoli – ha scritto sempre sui social Iacone – quando uno fa una cosa particolarmente ridicola dicevo sostanzialmente : ma pecche nun v’accirite». Pace fatta, dunque? Neanche a dirlo, anche perché l’assessore ha precisato di non voler «accettare lezioni da chi rappresenta un partito che augurava ai napoletani di essere lavati dalla lava del Vesuvio, auspicando un omicidio di massa».

La reazione del parlamentare Leghista
E così la polemica politica locale è balzata agli onori delle cronache nazionali. Sul caso è poi intervenuto anche il neo deputato Gianluca Cantalamessa, eletto tra le fila della Lega in Campania alle ultime Politiche. «Iacone ha perso l’occasione per stare zitto – così il parlamentare leghista ai nostri taccuini – Si preoccupasse dei problemi per cui è pagato dai porticesi e se proprio volesse parlare dei macrosistemi politici, lo facesse con un linguaggio adatto alle istituzioni. E’ pagato per fare il politico mica per fare il comico». Il parlamentare ha poi sottolineato che ‘l’ironia’ di Giovanni Iacone potrebbe ledere l’immagine di un sindaco «serio e capace come l’ex senatore Enzo Cuomo». «Sarebbe interessante capire Cuomo cosa pensa del post – ha continuato Cantalmessa – Mi rallegra sia uno scherzo, ma il linguaggio è certamente di pessimo gusto».

La lista degli “haters”
Insomma, dopo lo scrittore Roberto Saviano, il medico Gino Strada e gli imbrattatori dei muri di Parma, quelli del murales “Non sparate a salva, solo a Salvini”, anche un porticese potrebbe entrare a far parte della lista degli haters (gli odiatori di professione), pubblicata ogni giorno dal leader del Carroccio sulla sua pagina Facebook. Lo stato di Facebook di Iacone – dicono i leghisti del Sud – è stato portato anche all’attenzione dei ministri.

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