Non versavano Tarsu al Comune, arrestati imprenditore e consulente aziendale: sequestro per oltre 120mila euro

Tribunale Giustizia

Truffa aggravata, appropriazione indebita e peculato. Sono i reati di cui devono rispondere Francesco D’Alonzo, consulente aziendale del Centro sicurezza Italia Srl e capo personale di un’altra società, il Centro Servizi Italia srl, e Angelo Calabrò, amministratore unico di Centro sicurezza Italia e di Centro servizi italia. L’indagine dei Carabinieri di Maddaloni, nel Casertano, ha portato all’esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con il beneficio di domiciliari, nei confronti dei due persone che avrebbero omesso di versare nelle casse comunali di Maddaloni le somme riscosse dalla società affidataria dell’amministrazione per la riscossione di Tarsu, canoni idrici e pedaggio nei parcheggi. A numerosi cittadini di quel comune sono state infatti recapitate più volte diverse bollette per il pagamento dei consumi di acqua potabile perché l’ente comunale non trovava riscontro nei pagamenti anche se i cittadini avevano versato al Centro servizi italia. E’ emerso cosi’ che la societa’ incassava e tratteneva i pagamenti relativi ai canoni, effettuando indebite commistioni dei tributi con i propri fondi e compensazioni non autorizzate. Per quanto riguarda la sosta nel parcheggi, faceva cadere la necessità di vidimare il titolo e quindi non dava il corrispettivo al Comune. Secondo quanto accertato dall’inchiesta, tra maggio 2011 e febbraio 2017 è stato fatto un danno erariale di diverse centinaia di migliaia di euro alle casse del comune di Maddaloni. Per questo, contestualmente alla notifica del provvedimento restrittivo, è’ stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per oltre 120.000 euro solo relativamente alla riscossione della Tarsu e del canone idrico.

lunedì, 16 Luglio 2018 - 10:58
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