«Oh Dio, oh Dio». Il ponte Morandi sull’A10 di Genova viene giù sotto l’acqua battente. Si sbriciola come un castello di sabbia. Mentre le auto lo percorrono come ogni mattina, come ogni minuto. La voce di un signore che per puro caso sta riprendendo il paesaggio plumbeo è la voce di chi sta assistendo a una catastrofe. «Oh Dio, oh Dio…. mi sto sentendo male», dice trafelato prima di spegnere la telecamere del cellulare.
Poco dopo è tutto un rumore di sirene. Sirene dei vigili del fuoco. Sirene delle ambulanze. Sirene della polizia e dei carabinieri. Ci sono vittime sotto il ponte. Due persone sono state estratte vive, ma si scava tra le macerie. «Il ponte ha polverizzato tutto quello che c’era sotto», dicono fonti della polizia. (segui aggiornamenti)
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martedì, 14 Agosto 2018 - 13:18
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