C’era un’azienda ambientale del Comune sotto il Ponte Morandi dell’Autostrada A10 di Genova che poche ore fa si è sbriciolato come un castello di sabbia. C’era, perché parte del Centro Amiu è completamente distrutto. Si è accartocciato sotto il peso delle macerie che sono crollate. Situazione grave a Genova. Dove si scava con le mani nella speranza di riuscire a salvare quante più vite possibile. Ci sono persone sotto le macerie. Questo è certo. Incerto è il numero delle anime che sono finite sotto il ponte crollato. Quattro persone sono state estratte vive. Ma altre sette non ce l’hanno fatto. Erano già morte quando i loro corpi sono stati individuati. Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta si è detta pronta a «supportare i soccorritori con uomini e mezzo delle forze armate». Gli ospedali intanto hanno avviato l’unità di crisi: una è stata allestita a Villa Scassi dopo il crollo del ponte Morandi a Genova; l’altra a Torino.
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martedì, 14 Agosto 2018 - 13:45
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