La top ten degli hashtag più usati nel 2017 Ci sono grillini e Salvini ma anche #Napoli

Una foto panoramica di Napoli (Foto Kontrolab)

Era il 23 agosto di 11 anni fa quando Chris Messina, un avvocato ed evangelico tecnologico, twittò #barcamp, utilizzando per la prima volta un hashtag e proponendo di utilizzarlo per categorizzare gruppi. Nel giorno del suo undicesimo compleanno, Twitter ha voluto celebrare il cancelletto più usato al mondo istituendo l’#HashtagDay. Da quel 23 agosto del 2007, l’hashtag ne ha fatta di strada ed è diventato un segno caratteristico dei social, uno degli elementi più influenti della comunicazione digitale – se ne contano 125 milioni di utilizzi al giorno. Usarlo è semplice: scritto prima di una parola, consente di individuare tutti i messaggi riguardanti quell’argomento pubblicati dagli utenti dei social. Nel 2012 ‘hashtag’ è stata la parola più usata dell’anno, nel 2014 è stata ufficialmente certificata con l’inserimento nel dizionario inglese Oxford. In Italia l’hashtag più usato nell’ultimo anno è stato #m5s seguito da #roma, #pd, #salvini, #italia, #renzi, #gfvip, #dimaio, #nominoermalmeta e #napoli. Nel giorno del suo compleanno, Twitter pone l’accento sugli hashtag usati a livello internazionale per sensibilizzare sui diritti umani, la violenza sulle donne o l’accesso ai prodotti sanitari. Tra questi #MeToo, #BlackLivesMatter, #EqualPay, e #PadManChallenge – portato avanti dalle star di Bollywood per contrastare il tabù delle mestruazioni in India e favorire la diffusione di assorbenti. In Senegal ha avuto risalto #Touchepasa?moncorps, contro la mutilazione genitale femminile. In Italia, infine, nel febbraio scorso, la chef Cristina Bowerman ha lanciato #iotornoacasadinotte per una maggiore sicurezza stradale a Roma. E pensare che inizialmente, quando Chris Messina propose al social di adottare l’hashtag per classificare i messaggi, il cofondatore di Twitter l’aveva liquidato dicendogli che «è una proposta indubbiamente carina, ma purtroppo devo tornare rapidamente al lavoro». Ci vollero ben 4 anni prima che la proposta di Messina fosse accolta e l’hashtag lanciato ufficialmente. «Spero che l’hashtag possa agire sempre di più come un’arma contro la disinformazione, l’ignoranza di massa e nella lotta contro le notizie false, un termine quest’utlimo che uso per definire informazioni facili da diffondere ma che non hanno alcun fondamento nella realtà», ha detto Messina pensando al futuro del cancelletto.

martedì, 28 Agosto 2018 - 12:19
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