Telecamere spente alla Sanità, l’Enel stacca la spina per inadempienze del Comune | Nuove polemiche a Napoli

Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris (foto Kontrolab)

Le telecamere di video-sorveglianza installate nel quartiere Sanità sono spente. Fuori uso. E non perché siano state sabotate. E neppure per un guasto tecnico. Quelle telecamere tanto volute e sbandierate come strumento di controllo di un territorio difficile non funzionano più per un’inadempienza del Comune di Napoli. La denuncia arriva dal consigliere regionale della Campania Antonio Marciano in quota Pd. «Con una missiva del 29 agosto scorso, indirizzata al Comune di Napoli, la Prefettura ha evidenziato che ‘da contatti intercorsi con la società Enel, è emerso che la ditta installatrice dell’impianto, a decorrere dallo scorso mese di luglio, ha operato disdetta del contratto di fornitura, che avrebbe dovuto essere contestualmente volturato da parte di codesto Comune, in attuazione degli impegni assunti inerenti gli oneri di alimentazione del sistema, ai sensi dell’art.4 del protocollo d’intesa per la gestione dei sistemi di videosorveglianza Quartiere Sanità della città di Napoli, stipulato in data 28 luglio 2017 presso questa Prefettura», sottolinea Marciano. Quindi l’affondo, squisitamente politico, all’indirizzo del sindaco de Magistris. «Anziché dedicarsi a proposte ‘fantasiose’, come quella di stampare nuova moneta, l’amministrazione comunale ed il Sindaco Luigi De Magistris si preoccupino delle telecamere di videosorveglianza, installate nel Quartiere Sanità grazie alla Regione Campania, che sono spente dal 24 agosto scorso, come segnala una nota della Questura di Napoli».

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mercoledì, 5 Settembre 2018 - 18:50
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