Rifiuti, il sindaco di Napoli dichiara guerra agli incivili: multe fino a 500 euro ai balordi della differenziata e gogna mediatica

Luigi De Magistris
Luigi de Magistris

Multe fino a 500 euro per chi non osserva in maniera rigorosa i criteri della raccolta differenziata. E per gli incivili seriali anche il pubblico ludibrio, con tanto di pubblicazione delle infrazioni sul sito del Comune. A Napoli il sindaco ‘arancione’ ha deciso di colpire nel portafogli gli indisciplinati a seguito della constatazione di numerosi casi di mancato rispetto delle norme dello sversamento della spazzatura. «Nonostante la risposta positiva della maggior parte della cittadinanza e i considerevoli sforzi degli operatori del settore, permangono comportamenti non conformi che limitano il raggiungimento degli obiettivi prefissati in termini di raccolta differenziata», si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco venerdì 7 settembre. In particolare si è riscontrato che nel capoluogo partenopeo sono assai frequenti le irregolarità «commesse nel conferimento dei rifiuti sono: deposito a suolo, vicino e/o lontano dai contenitori di raccolta; conferimento dell’umido fuori orario, nonché in sacchetti non biodegradabili e compostabili; illecito conferimento di rifiuti ingombranti, inerti, elettrodomestici ed apparecchiature elettriche ed elettroniche varie; conferimento dei rifiuti nella frazione differenziata errata». E, allora, ecco che per provare a porre un argine alla sciatteria e all’inciviltà di alcuni napoletani, scatteranno multe salate. Per le violazioni delle prescrizioni, la sanzione amministrativa pecuniaria è di 500 euro; per ogni conferimento di rifiuti urbani e assimilabili agli urbani, nei limiti di volume massimo di 5 litri, effettuato fuori orario, multa da un minimo di 25 euro a un massimo di 500. In caso di gravi e reiterate violazioni, pubblicazione sul sito web del Comune di Napoli.
La strada dura battuta dall’amministrazione comunale vuole abbattere la «la contaminazione delle frazioni differenziate da prelevare e conferire agli impianti di riciclo, l’imbrattamento del suolo e dei contenitori con danno per il decoro cittadino e per l’ambiente, pericolo di incendi, oltre ad un aggravio dei costi di gestione del servizio». Nell’atto si ravvisa «l’opportunità di prevedere un assetto sanzionatorio che costituisca un più efficace deterrente, soprattutto con riferimento ai rifiuti speciali delle attività economiche, assimilati a quelli urbani, nonché misure prescrittive idonee a prevenire l’irregolare conferimento».

sabato, 8 Settembre 2018 - 08:00
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