Prescrizione, c’è l’accordo Lega-grillini: resta il blocco dopo la sentenza di primo grado, ma se ne parla tra un anno

Alfonso Bonafede
Alfonso Bonafede

L’accordo sulla riforma della prescrizione c’è. Matteo Salvini e Alfonso Bonafede lo annunciano quasi all’unisono, col primo che batte in velocità per pochi secondi il ministro della Giustizia. «L’accordo è stato trovato», dice Bonafede. E l’accordo alla fine non è una rivisitazione della riforma della prescrizione che a Salvini non piaceva così come era stata impostata, bensì il via libera allo stop della prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Però essa – qui sta l’accordo – «non entrerà in vigore subito ma con la riforma del processo penale il prossimo anno». La Lega, dunque, prende tempo. Anche perché in un anno tutto può succedere.
Sul piano politico le note polemiche non sono tardate ad arrivare. Ma l’analisi più lucida di quanto accaduto è quella del senatore di Forza Italia Fiammetta Modena, componente della Commissione Giustizia. Per l’onorevole si tratta di «un compromesso pericoloso per prendere tempo e per non rompere. E’ questo il vero risultato del nuovo vertice tra Di Maio e Salvini che ormai non sono d’accordo più su nulla anche se si sforzano di far credere il contrario. Bisogna che passi la nottata ossia il voto per le Europee, poi si vedrà. La posta in gioco è troppo alta, ora nessuno dei due può passare per traditore di un contratto scritto male e di cui vengono fuori le contraddizioni ideali e politiche. Vedremo come scriveranno la norma sulla prescrizione, se resta lo stop dopo il primo grado, persino in caso di assoluzione, sarebbe un’aberrazione inaccettabile che pagheranno i cittadini imputati che rischiano di ritrovarsi in un tunnel infinito da cui non vedranno mai la luce. La Lega dovrà fare i conti col suo elettorato che in maggioranza non è giustizialista e che crede nel garantismo e non nella forca a prescindere». (seguiranno aggiornamenti sul sito, e domani sul quotidiano digitale un nuovo approfondimento sul tema della prescrizione. Il giornale, che non ha versione cartacea, mette al centro della sua informazione la Giustizia, non riducendola a ‘trafiletti’. Per seguirci, basta accedere alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’).

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giovedì, 8 Novembre 2018 - 10:28
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