Castellammare, la Lega accusa Scafarto:
il carabiniere-assessore contestato
per i troppi ambulanti abusivi in Villa

Il carabiniere del Noe Gianpaolo Scafarto
di Daniele Di Martino

«Basta chiacchiere». La resa dei conti è iniziata. Nel mirino degli alleati di centrodestra finisce Gianpaolo Scafarto, assessore alla sicurezza a Castellammare e finora bersaglio preferito di Matteo Renzi. Il maggiore dell’arma è uno dei protagonisti del famoso caso Consip, per cui la procura di Roma ha chiesto il processo per rivelazione di segreto d’ufficio, falso e depistaggio dopo aver indagato su babbo Renzi. Da giugno è assessore a Castellammare, in una giunta di centrodestra, voluto fortemente dal sindaco Gaetano Cimmino nonostante le resistenze di Forza Italia, in evidente imbarazzo per aver sfidato il leader del Pd nominando chi avrebbe cercato di “incastrare” il padre dell’ex premier. Cimmino l’ha spuntata, anche contro il parere dei deputati Cesaro e Pentangelo. Ma il piano sicurezza di Scafarto, almeno stando all’opinione dei partiti di centrodestra, non sta funzionando. A parte Forza Italia che ha in più di un’occasione messo il veto sull’ex capitano del Noe, in virtù del rapporto privilegiato tra Berlusconi e Renzi, ora è la Lega di Salvini a mettere in dubbio l’operato dell’assessore. Stanchi dell’ennesimo weekend all’insegna del mercatino del falso, sui social sono partiti i primi attacchi a Scafarto. Un post di fuoco firmato dal coordinatore cittadino, Giovanni Tito, tra l’altro ex maresciallo proprio dei carabinieri ora in pensione, e dal consigliere comunale Giulio Morlino. L’attacco è diretto: “Ora basta chiacchiere, siamo stanchi”.

L’attacco leghista
Sul piatto della bilancia ci sono proprio i mancati controlli in villa comunale e la consolidata presenza dei “vucumprà”: «Sono mesi che chiediamo a questa amministrazione di risolvere il problema della vendita di materiale contraffatto in villa comunale nel tratto di Via Bonito, ormai è diventato un vero e proprio mercato a cielo aperto» scrivono Tito e Morlino, che proseguono tenendo conto della volontà dell’elettorato leghista di tenere lontani gli extracomunitari dalla villa comunale: «Anche i nostri elettori ci chiedono di intervenire per risolvere tale problema. Noi siamo in maggioranza in questo consiglio comunale e chiediamo con forza di intervenire e di risolvere tale problematica che non solo provoca disagio ma ci rende deboli ed inefficaci agli occhi degli stessi venditori». Poi la stoccata finale diretta a Gianpaolo Scafarto: «Adesso, non solo chiacchiere ma fatti. L’assessore alla legalità convochi un tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica con tutte le forze dell’ordine al fine di risolvere questo fenomeno dilagante. La Lega, che oggi rappresentiamo, resterà sempre vicino ai nostri commercianti, per noi vengono prima gli stabiesi».

Ora rischia anche Scafarto
Alla lista degli assessori a rischio si aggiunge anche il nome di Gianpaolo Scafarto. Lo chiede Forza Italia dall’inizio dell’avventura consiliare, ora è pronto a chiederlo anche la Lega di Salvini. La posizione di Fratelli d’Italia invece pende verso la riconferma dell’ex capitano del Noe, ma tra i fedelissimi del sindaco Cimmino c’è chi preferirebbe un cambio di rotta nell’assessorato alla sicurezza. In ogni caso sarà una primavera che si annuncia caldissima dal punto di vista politico, la maggioranza già scalpita per pensionare la giunta tecnica e inserire i politici nella squadra di governo. A rischio ci sono anche Diana Carosella alla Scuola, Antonella Esposito alle politiche sociali e il vicesindaco Lello Radice. (Questo è uno degli approndimenti pubblicato sul quotidiano digital di Giustizia News24 di oggi, martedì 15 gennaio. Tutti i giorni – tranne il lunedì – sul quotidiano digital troverete approfondimenti da Castellammare di Stabia, da Napoli, sui temi di Giustizia e di politica. Per leggere tutti i nostri approfondimenti basta abbonarsi: un mese costa solo 10 euro. Per abbonarsi basta accedere alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’).

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martedì, 15 Gennaio 2019 - 14:24
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