Palermo, bufera nella Camera penale: il presidente pubblicizza una lista del Coa, 5 esponenti su 9 del Direttivo si dimettono


Il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli avvocati spacca anche il mondo dell’avvocatura di Palermo. Ma stavolta le questioni di ineleggibilità fermate sulla carta dalla Legge Falanga e blindate prima dalla sentenza della Cassazione a sezioni unite e poi da un decreto ministeriale non c’entrano niente. Stavolta il terremoto l’ha creato il presidente della Camera penale Vincenzo Zummo.

Il presidente ha infatti deciso di tirare, pubblicamente, la volata ad alcuni dei penalisti candidatisi per il rinnovo del Coa (le elezioni sono fissate per fine mese), e sulla pagina Facebook ufficiale della Camera penale ha pubblicato la schermata della lista ‘Insieme per l’avvocatura’ contenente le foto dei 20 candidati, i loro nomi e cognomi, accompagnando l’immagine da una scritta piccola piccola: «In particolare ti segno di esprimere la tua preferenza ai colleghi…» e a seguire i nomi di cinque penalisti. Il messaggio si chiude anche con la firma di chi ha lanciato l’appello: «Il presidente Vincenzo Zummo». Non solo: dalla casella di posta elettronica della Camera penale sarebbero partire mail dal medesimo contenuto indirizzata a tutti gli iscritti.

Un’iniziativa che non è stata presa di buon grado dai penalisti, che saranno anche loro chiamati a votare per il rinnovo del Coa. «Forse dimentichi di essere il presidente di tutti i penalisti o quelli, come me, iscritti alla Camera Penale Bellavista. Fermo restando il tuo pensiero personale, l’adoperare la banca dati e la mail e la pagina Facebook della Camera Penale bellavista a fini propagandistici personali, suggerendo il voto ad alcuni penalisti (?) e non a tutti quelli candidati è cosa forse non penalmente ma certamente moralmente scorretta», commenta l’avvocato Mario Bellavista sulla pagina social della Camera penale. Non solo: l’avvocato – che è uno dei penalisti candidato al Coa nella lista ‘Avvocati Liberi e Indipendenti’ ignorata da Zummo – rileva anche l’uso improprio della mail per fini propagandistici e suggerisce al presidente di rimediare facendo «un’altra mail della camera penale dove vengono indicati tutti i penalisti o quantomeno tutti quelli iscritti alla camera penale».

Il pensiero di Mario Bellavista è largamente condiviso. Condiviso anche da alcuni esponenti del direttivo della Camera penale che nella giornata di oggi hanno annunciato le loro dimissioni. Hanno rimesso il ‘mandato’ il vicepresidente Salvino Pantuso, il segretario Barbara Giampino, e i tre consiglieri del Direttivo Angelo Formuso, Dario Gallo e Antonello D’Acquisto. Via, quindi, cinque esponenti del Direttivo su 9, il che provoca praticamente un azzeramento sulla carta della Camera penale. Le dimissioni, rassegnate in segno di protesta, sono causa in realtà di un malessere ben più profondo per via della gestione della Camera penale da parte di Zummo. Un malessere che è esploso con la maldestra pubblicità che il presidente Vincenzo Zummo ha deciso di operare in favore di alcuni penalisti e a svantaggio di altri, per di più utilizzando canali che invece accomunano l’intera categoria.

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sabato, 19 Gennaio 2019 - 16:05
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