L’hanno ribattezzata “La notte delle baby gang”. Sassi e bottiglie contro le forze dell’ordine, momenti di tensione in diverse aree della città, una funzionaria di polizia, due agenti e un carabiniere contusi per i falò legati alla ricorrenza di Sant’Antonio Abate. È il bilancio della notte scorsa tra i vicoli di Napoli, a 48 ore dal vertice del ministro dell’Interno Marco Minniti sul fenomeno della devianza minorile. In Piazza Sanità si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine e si è registrato un lancio di sassi e di altri oggetti contro gli uomini in divisa. Nel quartiere Vasto un gruppo di ragazzi ha “requisito” una strada e scagliato sassi contro una Volante della polizia. Questa mattina gli investigatori della Questura partenopea hanno individuato e denunciato due minori che la sera di domenica scorsa, nei pressi della stazione Policlinico della metropolitana, senza motivo, hanno insultato, aggredito preso a pugni e rotto il naso a un loro coetaneo, Ciro, che insieme ad altri compagni stava tornando a casa dopo una partita di calcetto. Il 16enne vittima dell’aggressione, scattata intorno alle 21.30, riferì alle forze dell’ordine di essere stato avvicinato da un gruppo di ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, che non conosceva, i quali, dopo averlo insultato, lo hanno colpito al volto con un pugno rompendogli il naso.
Intanto c’è una novità degna di rilievo che emerge dal seno delle indagini relative all’aggressione ai danni di Arturo, studente 17enne del liceo Cuoco, ferito con oltre venti coltellate da almeno quattro ragazzini. Dopo l’arresto del 15enne F.C. e dopo la decisione di iscrivere nel registro degli indagati un suo amico di 17 anni (fermato e rilasciato lo scorso 24 dicembre nel giro di un paio di ore, grazie all’alibi di ferro che lo ha scagionato), c’è un possibile passo in avanti: la Procura dei minori ha notificato un invito a comparire nei confronti di un terzo minore, anche in questo caso ritenuto legato alla cerchia di amici di F.C. È indagato per concorso in tentato omicidio e sarà interrogato nelle prossime ore, nel tentativo di chiarire alcuni punti rimasti oscuri rispetto all’aggressione dello scorso 18 dicembre. Tre indagati, dunque, di cui uno in cella in un istituto minorile; uno a piede libero (parliamo dell’aspirante artigiano della bottega di pastori di Ferrigno) e un terzo soggetto sotto accusa: avrebbe fatto parte dello stesso gruppetto e probabilmente – secondo le ipotesi della Procura – era uno di quei ragazzini immortalati in un video ricavato dalle telecamere di alcuni negozi in via Foria.
giovedì, 18 Gennaio 2018 - 10:01
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