«Occorre capire perché questi adolescenti arrivano a 15-16 anni a esercitare una violenza così abbietta e crudele soprattutto nei confronti di loro coetanei». Lo ha detto il questore di Napoli Antonio De Iesu, a margine dell’iniziativa “Giornata del dialogo sulla legalità”, in nome di Attilio Romano, vittima innocente di camorra. «I casi di Chiaiano e di Arturo – ha affermato – sono emblematici. Si impone una riflessione da parte di tutti non solo da parte delle forze dell’ordine che hanno comunque dato risposte concrete su ogni caso, ma non basta la risposta investigativa-operativa». «È fondamentale il ruolo della scuola, dei genitori – ha aggiunto – perché bisogna analizzare il contesto sia familiare sia ambientale dove crescono queste devianze che poi portano ad atti così efferati e crudeli». «Stiamo portando avanti il progetto sicurezza giovani – ha concluso – e ci sono risorse aggiuntive che stiamo destinando solo agli adolescenti».
sabato, 3 Febbraio 2018 - 12:14
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