Regione, la Corte dei Conti accusa: «Troppe spese pazze dei consiglieri Campania ultima in termini efficienza»


La Regione Campania si «colloca agli ultimi posti tra le regioni italiane ed europee» in fatto di «efficienza della pubblica amministrazione». È la dura accusa del presidente della Corte dei Conti Sciascia alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile campana che si terrà venerdì a Castel dell’Ovo. Nella relazione si sottolinea che per quanto riguarda la Regione Campania si deve «completare il risanamento della spesa sanitaria, che va ricondotta a livelli di compatibilità, portando a termine il piano di rientro finanziario e uscendo dall’attuale commissariamento straordinario». E’ necessaria – scrive Sciascia – una «continua vigilanza sui centri di riabilitazione e sulle altre strutture accreditate con la Regione, che hanno sottratto nel recente passato enormi risorse mentre continuano ad emergere casi del genere». Capitolo trasporti. «Sarà necessario ottimizzare e riorganizzare – si legge nella relazione – il sistema della mobilità regionale, il cui disservizio grava sui cittadini in termini di disagio e di spesa, nonché tutti gli altri aspetti dell’amministrazione regionale e territoriale, ad iniziare dalle Aziende speciali e dalle Società partecipate. Molti dubbi da verificare insorgono infatti sulla limpidezza dei metodi di gestione di Aziende speciali, sempre nel settore della mobilita’, per irregolarità in nomine, assunzioni, affidamenti di consulenze, che saranno presto chiariti». Sciascia ha chiesto rigore nella gestione dei consorzi «ed in particolare quelli di Sviluppo Industriale e quelli di Bonifica, che costituiscono appesantimenti poco produttivi delle macchine amministrative e fonte di spese senza controllo”  nella tutela dell’ambiente.

Sprechi, troppe spese pazze da parte dei consiglieri
La Corte dei Conti si è poi soffermata sul capitolo sprechi. La situazione sotto questo aspetto è assai critica. Sia per quanto riguarda la Regione Campania che sia per quanto riguarda alcune realtà comunali. I magistrati contabili denunciano un’allegra «gestione di fondi pubblici da parte dei gruppi consiliari regionali per le più varie spese», annotando che «casi analoghi si sono iniziati a riscontrare anche a livello comunale, in ordine a spese illegittime disposte dai gruppi consiliari di Cava de’ Tirreni». Il presidente della Corte dei Conti Sciascia sottolinea inoltre che «permane il fenomeno di appropriazione di finanziamenti e contributi, compresi quelli provenienti dall’Unione Europea, destinati ad iniziative imprenditoriali e sociali sia alla formazione professionale, che invece continuano purtroppo a risultare spesso assorbiti da iniziative fittizie ed ottenuti attraverso falsificazioni documentali in un sistema di scarsi controlli e di corruttela». «Di particolare rilievo risulta il caso di Curia Arcivescovile – si legge nella relazione che sarà letta in occasione dell’anno giudiziario – che ha destinato concretamente il finanziamento di circa 2.500.000 per la realizzazione di struttura alberghiera invece che di tutela dell’infanzia ovvero con fatture ‘gonfiate’ per ottenere circa 4 milioni di euro per contributi nell’ambito del rilancio della pesca. Ancora si presentano casi di indebita percezione di pensioni di invalidità ed in particolare di indennità di accompagnamento».

martedì, 13 Febbraio 2018 - 18:53
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