Voti in cambio di appalti, indagati in nove: c’è anche il politico Luciano Passariello L’ombra dei Cimmino e dei Casalesi

La procura di Napoli

C’è Luciano Passariello, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio uninominale di Secondigliano. E poi c’è una cordata di imprenditori, e un presunto boss della camorra del Vomero. Nove persone in tutto. Nove persone accusate di corruzione e di finanziamento illecito ai partiti con l’aggravante della matrice camorristica per aver favorito due diversi clan della camorra, i Cimmino del Vomero e i Casalesi. Non è invece contestata l’accusa di voto di scambio, notizia circolata nel pomeriggio.
Sono questi i dati salienti dell’inchiesta della procura della Repubblica di Napoli che affonda le mani nell’attuale campagna elettorale e che promette di creare una bufera politica sia a livello regionale che nazionale. L’inchiesta ruota attorno ad una promessa che Passariello avrebbe fatto ad alcuni imprenditori circa un appalto (mai bandito) che sarebbe stato gestito dalla Sma – la società in house della Regione Campania – allo scopo di assicurarsi un appoggio in campagna elettorale. In questo scenario sono scattate, nella giornata di oggi, numerose perquisizioni.

maga

giovedì, 15 Febbraio 2018 - 22:00
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