Quattro filoni di inchiesta, che si toccano, si intrecciano. L’inchiesta della procura su presunti profili corruttivi dietro le elezioni Politiche si svolgeranno il 4 marzo è, in realtà, sono uno dei quattro rami di un’indagine più ampia. Si procede anzitutto per reati di corruzione semplice legati ad appalti pubblici gestiti dalla Sma, la società in house della Regione Campania. Si procede poi per corruzione e finanziamento illecito ai partito con l’aggravante di aver favorito due clan, i Cimmino del Vomero e i Casalesi: il politico di Fratelli d’Italia Luciano Passariello, consigliere regionale e candidato da Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati nel collegio di Secondigliano, avrebbe promesso un appalto a una cordata di imprenditori (alcuni vicino alla camorra) in cambio di voti e del finanziamento della sua campagna elettorale. In questa storia scoppia il caso dei giornalisti di Fanpage, che stavano lavorando ad un reportage su corruzione e rifiutati con l’aiuto dell’ex boss Nunzio Perrella, e che si sono ritrovati indagati per induzione alla corruzione. E, infine, c’è un procedimento sui nuovi assetti criminali del Vomero, che si interseca con il capitolo appalti perché uno degli imprenditori coinvolti sarebbe il nuovo volto commerciale dei Cimmino.
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venerdì, 16 Febbraio 2018 - 09:19
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