Sta facendo il giro d’Italia un post pubblicato da Matteo Salvini nella tarda serata ieri. Il leader della Lega e candidato alla presidenza del Consiglio dei Ministri si è fatto immortalare con un calice di vino bianco in mano mentre brinda, a suo dire, a Roberto Saviano, Fabio Fazio, Oliviero Toscani, Vauro, 99 Posse, Gad Lerner e Saverio Tommasi: solo alcuni dei suoi più acerrimi contestatori. Il social-messaggio ironico, accompagnato da migliaia di condivisioni e commenti divertiti, ha fatto parlare. E anche molto. I primi ad intervenire sono stati i 99 Posse, storico gruppo napoletano. «La caratura morale di Matteo Salvini è tutta in questo suo post di qualche ora fa – la replica del gruppo attraverso il profilo Fb – Non riuscendo a sostenere un confronto da adulto con giornalisti, artisti, scrittori e musicisti che lo hanno semplicemente criticato o legittimamente contrastato in questi mesi, si comporta come un adolescente che si vendica contro tutti quelli che ce l’hanno con lui». «Un politico che in questi giorni ambisce a ricoprire un ruolo nel governo della settima potenza mondiale, all’indomani delle votazioni, anziché esercitarsi a dei toni istituzionali, anziché provare a proporre delle riflessioni politiche sulle elezioni appena concluse, scrive questo post citando anche noi dove mette in luce tutta la sua mal celata insofferenza», hanno aggiunto. Non è mancato, da parte dei 99 Posse un passaggio sul Sud Italia e sulle politiche secessioniste promosse dal Carroccio nel corso degli anni. «Un politico che ha insultato la nostra gente e che con il suo partito, la Lega Nord, già Lega lombarda, già Lega Nord per l’indipendenza della Padania, poi tutto a un tratto Lega soltanto, ha impoverito la nostra terra per decenni, un politico che di fatto è il principale portavoce in Italia di razzismo e fascismo, noi continueremo a contrastarlo sempre, con la nostra musica e nelle strade», hanno aggiunto. I 99 Posse hanno chiuso citando il filosofo francese Michel Montaigne: «Una vittoria non è tale se non mette fine alla guerra»
Daga
mercoledì, 7 Marzo 2018 - 11:34
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