Medicine a pazienti deceduti o ignari, fermata maxi-truffa nel Casertano


C’era il medico Chen prescriveva medicinali a pazienti morti da tempo, oppure inesistenti. Peggio ancora, prescriveva medicine a pazienti vivi e vegeti che però ignoravano quanto stava accadendo. E poi c’era una farmacia che quelle le evadeva, rilasciando ai possessori delle ricette ‘false’ i medicinali dovuti. L’ennesima truffa al sistema sanitario nazionale è stata scoperta dai carabinieri del nucleo antisofisticazione di Caserta che, questa mattina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Santa Maria Capua Vetere. Destinatarie del provvedimento sono cinque persone: tre indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, altre due al divieto di dimora nella provincia di Caserta. Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, nonché la commercializzazione internazionale di farmaci illegalmente acquisiti. L’indagine poggia su intercettazioni telefoniche, servizi di pedinamenti e acquisizione di documentazione amministrativa. Nel mirino del Gas è finita una farmacia di Castelvolturno, indicata dagli investigatori come luogo di di ideazione e commissione dei reati, che consisteva nella redazione di ricette mediche, da parte di un medico di base del Sistema sanitario nazionale, il quale, previa ricezione mensile di circa 300 euro, consegnatigli dai gestori o titolari della farmacia, prescriveva medicinali a fantomatici pazienti, deceduti, inesistenti o ignari delle prescrizioni sanitarie loro intestate. Le false ricette venivano poi presentate al Servizio sanitario nazionale per il relativo pagamento, a titolo di rimborso per la farmacia e, infine, l’organizzazione criminale provvedeva a commercializzare abusivamente i medicinali privi di fustelle all’estero.

lunedì, 12 Marzo 2018 - 12:06
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