Spaccio al centro storico di Napoli, richiedente asilo fermato dalla polizia: nascondeva dosi di hashish

La polizia

Dicono di provenire dal Gambia e dal Ghana, di essere richiedenti asilo politico. Dicono, perché molto spesso la loro nuova identità nasce con il fotosegnalamento in Questura. Sono i nuovi schiavi della droga, i “maifrend” come li chiamano i guaglioni di camorra storpiando l’inglese. Quasi tutti festeggiano il compleanno il primo gennaio, data fornita all’atto dell’identificazione. Vengono ospitati nelle case famiglia del circuito Arci. Di giorno conducono una vita normale, tra pasti e tv. E’ di notte che cambia tutto. Vengono pagati venti euro a turno per spacciare hashish e marijuana. Non conoscono i loro capi, in tasca solo poche dosi e un telefono cellulare su cui viene registrato il numero di avvocato utile in caso di arresto. Come per le coltivazioni di pomodori nella Castelvolturno degli anni Novanta, a Napoli i caporali utilizzano gli extracomunitari per spacciare droga nei luoghi del centro storico. I vantaggi per i clan di camorra sono importanti: non ci sono avvocati da pagare, non ci sono famiglie da sostenere, non c’è rischio di delazione. Per le forze dell’ordine lo spaccio affidato agli extracomunitari è un incubo. La scorsa sera l’ennesima operazione, l’ennesimo arresto. A largo San Giovanni Maggiore, centro storico di Napoli, l’equipaggio della Volante 6 dell’Ufficio prevenzione della Questura di Napoli, ha effettuato un appostamento con l’obiettivo di intercettare un pusher intento a smerciare dosi di droga. Durante l’attività, gli agenti hanno notato un giovane extracomunitario mentre cedeva, in cambio di una banconota da 10 euro, una stecchetta di hashish. Gli agenti sono subito intervenuti bloccando il ragazzo e trovandolo in possesso di numerose dosi per un totale di quasi 12 grammi di droga. Sequestrata anche la dose consegnata all’acquirente. In manette è finito Abubacar Cissè, 22 anni, originario del Gambia e richiedente asilo. La sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

lunedì, 12 Marzo 2018 - 16:06
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