Le condizioni dell’operaio di 33 anni finito sotto le macerie del crollo in via dei Tribunali sono preoccupanti. Il bollettino medico dell’ospedale Cardarelli, dove l’uomo è ricoverato, parla di un trauma da schiacciamento, una vasta ferita lacerocontusa del cuoio capelluto, e anche fratture vertebrali senza compromissione del canale vertebrale, frattura del femore, della tibia e del perone. Non destano preoccupazione, invece, le condizioni dell’altro operaio portato in ospedale: il 45enne ha riportato un trauma da caduta, contusione polmonare e non ha fratture. In via dei Tribunali, intanto, montano la rabbia e la protesta dei residenti (come emerge dal video). «Non è possibile che una persona che scende di casa per andare a lavorare rischi di non rivedere più i propri familiari. Di lasciare orfani i propri figli. Sole le povere mogli. La verità è che a Napoli e in Italia non si lavora in sicurezza. Perché la sicurezza ha un costo. Ma dinanzi alle vite umane io credo non ci sia un costo». Il delegato della Cgil di Napoli commenta così, a caldo, il crollo del solaio del monastero di questa mattina in via San Paolo che ha provocato il ferimento dei 4 operai estratti dalle macerie. Tra questi due verserebbero in situazioni preoccupanti. «Stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione del fabbricato – spiega il consigliere della IV municipalità di Napoli, Vincenzo Morra – Lavori che proseguono da anni. Dopo aver ristrutturato la facciata esterna, hanno proseguito con quelli dell’arcata interna». Il crollo è avvenuto intorno alle 9. Secondo quanto ricostruito dal responsabile del nucleo abitativo case del comune di Napoli, accorso sul luogo pochi minuti dopo il crollo, il cantiere dovrebbe essere stato messo in sicurezza. Il crollo e il conseguente ferimento dei lavoratori sarebbero state dunque tragiche fatalità. «In questa zona ci sono parecchie strutture abbandonate e fatiscenti. – ha proseguito il consigliere Morra – Soltanto l’anno scorso a vico Cinque Santi abbiamo sgombrato degli appartamenti al piano terra perché all’interno di palazzi pericolanti».
Un boato. Nel cuore di Napoli il timore più grande, quando i residenti hanno visto il convento in via San Paolo ai Tribunali sbriciolarsi come fosse un castello di sabbia, era quello che tra quelle macerie vi fossero vittime. Fortunatamente il pronto, seppur non facile, intervento dei vigili del fuoco ha permesso l’estrazione dalle rovine del convento di tutti gli operai del cantiere. «Ho visto un operaio che aveva soltanto la testa fuori dalle macerie – commenta così Giovanni, un residente del quartiere – Fortunatamente l’intervento delle forze dell’ordine e dell’ambulanza è stato rapido. Non era facile dato che questi sono vicoli stretti e angusti. Anche noi residenti abbiamo dato una mano nelle manovre delle camionette. Speriamo che tutti gli operai possano tornare sani e salvi dalle loro famiglie».
venerdì, 16 Marzo 2018 - 14:22
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