Truffa sui farmaci, un ex carabiniere consigliava l’organizzazione su come aggirare la Legge | Segui aggiornamenti

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Acquistavano farmaci ospedalieri a prezzo ex factory, fingendo che fossero destinati a strutture sanitarie private risultate del tutto ignare, e li rivendevano all’estero a prezzo maggiorato con un differenziale di circa il 35%. Oppure prendevano farmaci anche di fascia un po’ inferiore e i rivendevano a personaggi del tutto estranei al mondo farmaceutico. Un sistema studiato nei minimi dettagli anche grazie alla consulenza di un carabiniere che fino al 2013 ha lavorato al Nas.
E’ l’allarmante quadro emerso dall’inchiesta della procura di Milano che questa mattina ha portato all’esecuzione di 13 ordinanze di custodia cautelare. L’indagine è nata da un’anomala prescrizione del Contramal, medicinale noto come ‘droga del combattente’ (usata per esempio da militanti dell’Isis) e in generale di farmaci antidolorifici, in Italia e in particolare nel Milanese, farmaci poi destinati a mercati esteri. Fra i Paesi di destinazione del traffico intercettato figurano Egitto, Iran e Iraq, ma anche Nord Africa, ma anche Cina e Paesi Europei come Germania, Gb e Spagna. Il guadagno illecito dell’organizzazione disarticolata stamattina è stato stimato intorno ai 19 milioni e mezzo di euro.

lunedì, 9 Aprile 2018 - 16:08
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