La guerra di camorra tra i Rinaldi e i Mazzarella-D’Amico passa dalla strategie delle ‘stese’ agli agguati veri e propri. Poche ore fa, nel quartiere di Ponticelli, un commando ha aperto il fuoco contro Giovanni Salomone, cognato del boss Salvatore D’Amico detto ‘o pirata. Il boss è la persona ritenuta dagli inquirenti a capo della famiglia che gestisce, per conto dei Mazzarella, gli affari illeciti a San Giovanni a Teduccio. E’ ritenuto il capo della famiglia che non ha mai mancato di manifestare in maniera aperta e ferale la propria ostilità nei confronti dei Rinaldi. I Rinaldi, appunto. Nella notte appena trascorsa è stato scarcerato, ed è tornato a casa, Ciro Rinaldi, il boss conosciuto all’anagrafe della camorra come ‘My Way’. Rinaldi era stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio, in quanto ritenuto dalla procura di Napoli il mandante dell’agguato che il 7 giugno del 2016 costò la vita al boss dei ‘Barbudos’ Raffaele Cepparulo e all’innocente Ciro Colonna. Il Riesame ha annullato la misura cautelare per carenza dei gravi indizi. Un annullamento che ha consentito a Rinaldi di tornare a San Giovanni. Circostanza che deve aver pesato sugli equilibri criminali già fragilissimi nel quartiere a est di Napoli. Non appena è giunta voce della scarcerazione di Rinaldi, nel cuore della notte s’è compiuta una ‘stesa’ nel rione Villa, laddove i Rinaldi hanno le proprie ‘case’. Poi poche ore fa l’agguato a Salomone, letto dagli inquirenti come una risposta all’aggressività dei D’Amico.
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venerdì, 13 Aprile 2018 - 19:53
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