Napoli, rivelazione di segreto d’ufficio: assolto il magistrato Raffaele Marino Indagò sui casi di Ruotolo e Durante

Tribunale Giustizia

Era stato accusato di rivelazione di segreto d’ufficio. Era stato accusato di aver riferito a un sottufficiale dei carabinieri, col quale aveva lavorato negli anni dell’incarico alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che un avvocato specializzato nella difesa dei collaboratori di giustizia (anche ex malavitosi del clan dei Casalesi). Per questa ragione Raffaele Marino finì sotto inchiesta, fu trasferito da Torre Annunziata (dove era procuratore aggiunto) a Pistoia (oggi è servizio a Salerno al settore civile), e poi fu condannato in primo grado a cinque mesi. Poche ore fa, però, la sentenza di colpevolezza è stata ribaltata: il magistrato che indagò sui delitti di Silvia Ruotolo e Annalisa Durante è stato assolto dai giudici della Corte d’Appello di Roma perché il fatto non sussiste. I suoi avvocati, Alfonso Furgiuele e Giuseppe Fusco, hanno rappresentato alla Corte che l’informazione passata da Marino al sottufficiale dei carabinieri era stata fornita rispondendo a domanda del sottufficiale, il quale chiedeva informazioni sull’avvocato perché, dovendo partecipare a un convegno al quale avrebbe dovuto essere presente il legale, intendeva sapere se fosse opportuno accettare l’invito. Le motivazioni alla base della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane.

venerdì, 13 Aprile 2018 - 17:22
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