Droga, carabiniere al soldo del capopiazza: le accuse di due collaboratori di giustizia e le devastanti intercettazioni

Procura Napoli
di Manuela Galletta

Ci sono le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Andrea Lollo e Nunzio Montesano. E poi ci sono le intercettazioni. Telefoniche e ambientali. Un materiale corposo dal quale viene fuori, in modo inconfutabile, l’esistenza di uno stretto rapporto, «deviato» come dicono gli inquirenti, tra il malavitoso Pasquale Fucito, che al Parco Verde di Caivano gestiva le piazze di spaccio in nome e per conto del clan Ciccarelli, e un brigadiere dei carabinieri in servizio nel nucleo investigativo di Castello di Cisterna, Lazzaro Cioffi, che ieri è finito in carcere con l’accusa di aver fornito a Fucito soffiate sui blitz ai suoi danni evitandogli così in più occasioni di finire in manette e consentendogli di gestire il traffico di droga dall’Olanda in affari col broker Bruno Carabone. Un rapporto che non solo si concretizza in uscite al ristorante insieme con le rispettive mogli (cena peraltro ripresa dalle telecamere e dunque incontestabile), e pranzi a casa, ma anche in un morboso e inspiegabile interessamento del carabiniere, mentre era in congedo, verso operazioni di polizia giudiziaria che altri carabinieri di Castello di Cisterna compivano nel Parco Verde. Devastante la telefonata in cui Pasquale Fucito informa il carabiniere che tre militari stavano per compiere la perquisizione nella casa di una persona che custodiva in casa soldi che sarebbero dovuti andare proprio a Fucito. Fucito chiede al carabiniere di intervenire e di bloccare la perquisizione, altrimenti perderà i soldi. E il carabiniere, in congedo, pochi minuti dopo prova disperatamente a contattare sul cellulare i tre colleghi, provando a informarsi in tutti i modi sulla perquisizione. Perquisizione che alla fine non riuscirà ad evitare. Come se non bastasse agli atti ci sono le inequivocabili parole della moglie del carabiniere, che ad un amico confessa che il marito prende soldi da Fucito. Nonché le parole stesse che il carabiniere pronuncia all’indirizzo di Fucito in un momento di ira: il militare gli fa presente che può rovinarlo in qualsiasi momento.

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venerdì, 20 Aprile 2018 - 15:00
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