Cosentino e i carburanti, chiesta in Appello la conferma delle ‘vecchie’ 7 condanne: l’ex on. Nicola rischia 7 anni e 6 mesi

Nicola Cosentino
Nicola Cosentino

Nessuno sconto di pena per l’ex parlamentare Nicola Cosentino e per i fratelli Giovanni e Antonio nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei distributori di carburante tra Casal di Principe e Villa di Briano. Mercoledì pomeriggio il sostituto procuratore generale che sostiene l’accusa in giudizio ha chiesto alla Corte d’Appello di Napoli di confermare le condanne che vennero disposte il 15 marzo dello scorso all’esito del dibattimento svoltosi dinanzi ai giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Tradotto in numeri, il pg ha chiesto 7 anni e 6 mesi per Nicola Cosentino; 9 anni e 6 mesi per Giovanni Cosentino e 5 anni e 4 mesi per Antonio Cosentino. Le accuse sul tavolo sono quelle di estorsione e di illecita concorrenza: secondo la procura i Cosentino posero in essere pressioni sul Comune di Villa di Briano affinché l’Ente negasse all’imprenditore Luigi Gallo (parte civile nel procedimento) l’autorizzazione per un distributore di benzina, distributore che avrebbe fatto concorrenza all’attività dei Cosentino, la ‘Aversana Petroli’.
Proposta la conferma delle condanne anche per gli altri quattro imputati pure ritenuti colpevoli nel precedente grado di giudizio: Michele Patrizio Sagliocchi (7 anni), Luigi Letizia (5 anni e e mesi), Giovanni Adamiano (4 anni e 6 mesi) e Bruno Sorrentino (3 anni e 6 mesi). Sul banco degli imputati siede anche l’ex prefetto di Caserta Maria Elena  Stasi, nei confronti della quale fu dichiarata la prescrizione: la Stasi ha presentato ricorso avverso quella sentenza perché chiede un’assoluzione nel merito che stabilisca la sua innocenza al di là di ogni ragionevole dubbio. La sentenza è attesa per fine maggio.

maga

mercoledì, 25 Aprile 2018 - 17:56
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