La ‘dolce vita’ di Esposito tra vip, vacanze e gite in barca: quando i soldi lavano la macchia di una condanna per camorra

Il 'Club partenopeo' di Coroglio, a Bagnoli, finito sotto sequestro
di Manuela Galletta

Di soldi, gli Esposito, ne hanno tanti. Tantissimi. «Io con la discoteca faccio 130-140mila euro ogni tre giorni», dice impettito al telefono Gabriele Esposito ad un mezzo vip del mondo del calcio. E quando il denaro di cui disponi è di quelli che si fa fatica a contare, allora anche i problemi con la giustizia, le condanne e le vicinanze agli ambienti della camorra passano in secondo piano. Quasi dimenticate. Tutt’intorno resta il mondo dorato della bella vita. La barca ormeggiata a Nisida, gli ospiti famosi da portare nel locale esclusivo con vista mare a Bagnoli, l’amicizia con i calciatori del Napoli e in modo particolare con Pepe Reina che sceglie proprio il tuo esclusivo club per la festa d’addio ai compagni di squadra prima di indossare la maglia del Diavolo. La conoscenza, e forse pure gli affari, finanche con Enrico Preziosi, presidente del Genoa Calcio e una lunga carriera nel mondo della finanza e in Publitalia.
L’inchiesta della Dda che ieri mattina ha portato all’arresto dei fratelli Esposito (Gabriele, Francesco e Giuseppe) è un trattato sociologico sul potere del denaro. Sulla capacità dei soldi di ripulirti dalle macchie del passato e di introdurti in ambienti altrimenti inaccessibili. I contatti telefonici, i dialoghi intercettati dalla Direzione distrettuale antimafia legano Gabriele Esposito a personaggi del mondo del calcio come Fabio Borriello, giocatore pure lui ma più noto alle cronache per essere il fratello dell’attaccante Marco Borriello. Ad Enrico Preziosi, o anche ai giocatori. E pensare che Gabriele Esposito ha alle spalle una condanna (non definitiva) a sette anni di reclusione per associazione di stampo mafioso rimediata nell’ambito dell’indagine che mise a nudo l’espansione territoriale dell’ormai disciolto clan Sarno (impero criminale terminato nel 2009) nel cuore del Mercato grazie all’alleanza cucita con i Palazzo, ‘famiglia’ di camorra del posto.
Un trascorso con la giustizia importante, quello di Gabriele Esposito. Che ad un comune mortale avrebbe precluso finanche la possibilità di ricollocarsi in un modesto ambiente lavorativo. I soldi, invece, gli hanno aperto tutte le porte. L’hanno riabilitato. «Sei il discotecario più importante del momento», gli dice tra il serio e il faceto Fabio Borriello. Lui se la ride e si vanta degli introiti del Club partenopeo di Bagnoli: «faccio 130-140mila euro ogni tre giorni (…) Mi chiamano i Dj per venire». E progetta vacanze da favola ad Ibiza, sino a valutare la possibilità di acquistare la barca di Ferrara. Del resto lo diceva anche William Shakespeare: «Se il denaro scorre veloce, tutte le porte si aprono».

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sabato, 12 Maggio 2018 - 14:07
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