Melito, la moglie rifiuta di dargli i soldi:
lui la massacra con una chiave inglese
Colpita alla testa, la donna è grave

carabinieri
di Danio Gaeta

Una richiesta di soldi, poi la brutale aggressione. Forse per uccidere, spiegano gli investigatori. E’ la terribile storia di degrado e violenza che arriva da via Francesco Rossi, nel cuore della parte vecchia di Melito. Qui, tra bassi, vecchi depositi e palazzine in tufo quasi diroccate, un uomo di 52 anni ha ferito gravemente sua moglie di dieci anni più giovane. Lui è ricercato, mentre la donna è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale San Giuliano di Giugliano. Secondo quanto fanno sapere i medici non è in pericolo di vita, ma rimane sotto stretta osservazione.
E’ successo tutto ieri mattina poco dopo le 9. Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo – di nazionalità marocchina – particolarmente alterato, avrebbe chiesto con insistenza alla moglie – anche lei marocchina – un’ingente somma di contanti. Soldi – spiegano gli investigatori – che l’uomo avrebbe voluto utilizzare per ritornare in Marocco e che vengono custoditi dalla donna. La moglie, però, si sarebbe rifiutata scatenando la reazione del 52enne. L’uomo, da quello che è emerso in questa prima fase delle indagini, avrebbe prima picchiato la donna e dopo l’avrebbe colpita alla testa con una chiave inglese trovata in casa. Non contento avrebbe afferrato un coltello da cucina, sferrando alcuni fendenti alla povera malcapitata che è rimasta a terra, nel piccolo basso in cui vive in via Francesco Rossi, in una pozza di sangue. I primi a giungere sul posto sono stati i medici del 118 che, vista la gravità delle ferite riportate dalla donna, hanno deciso di trasferirla d’urgenza (in codice giallo) al pronto soccorso del nosocomio di Giugliano. Sono stati gli stessi medici del servizio di emergenza territoriale a contattare i carabinieri. La donna ascoltata dagli investigatori ha raccontato della lite con il marito con cui già da tempo aveva un rapporto conflittuale. Ma sino a ieri, non si erano verificati episodi di violenza. La vittima ha riferito della richiesta di soldi e ha indicato le armi utilizzate per l’aggressione. I militari, guidati dal tenente Giuseppe Iodice e coordinati dal capitano Gabriele Lo Conte (comandante della compagnia di Marano), si sono precipitati in via Francesco Rossi, nel basso che la coppia ha in fitto da circa quattro anni e sul posto hanno trovato la chiave inglese, abbandonata durante la fuga, e il coltello da cucina. Gli oggetti sono stati sequestrati e inviati agli esperti della Scientifica per verificare se siano gli stessi utilizzati per l’aggressione. Del 52enne marocchino, però, nessuna traccia.  In queste ore i militari stanno cercando di ricostruire le abitudini di vita della coppia, le frequentazioni e le attività. Da quello che è emerso in queste ore, pare che i due vivessero a Melito, in via Francesco Rossi, da circa quattro anni. Entrambi regolari in Italia con permesso di soggiorno in corso di validità. Lei è una casalinga 42enne che guadagna qualche soldo arrangiandosi. Lui, invece, lavora sul territorio in maniera saltuaria, da stagionale. Nessun problema con la giustizia, nessuna segnalazione, nessuna attività illegale. Una famiglia normale – spiegano gli inquirenti – ben integrata sul territorio di Melito e slegata da altre comunità di stranieri presenti nei comuni dell’hinterland a Nord di Napoli. Una famiglia che, nonostante le modeste condizioni economiche, riusciva a tirare avanti con affanno ma con dignità. Ieri mattina, però, dopo un periodo di tensione che si trascinava già da qualche tempo la situazione è degenerata sfociando nel ferimento della donna. In queste ore gli investigatori sono sulle tracce del 52enne. Al momento l’ipotesi di reato, valutata dal pubblico ministero che ha aperto un fascicolo d’inchiesta non è stata formulata. Dalle indicazioni emerse, anche alla luce del racconto fatto dalla vittima – non ancora preciso in tutti i suoi punbti – potrebbe essere di tentato omicidio. Le prossime ore saranno quelle decisive. Gli investigatori hanno organizzato posti di blocco e di controllo sul territorio e stanno verificando tutte le frequentazioni del 52enne per provare a rintracciarlo. Intanto aumentano gli episodi di violenza sulle donne che, numeri alla mano, stanno raggiungendo livelli da allarme sociale. Sercondo gli ultimi dati Istat, aggiornati al 2017, oltre cento donne in Italia, ogni anno, vengono uccise da uomini,. quasi sempre quelli che sostengono di amarle. E’ una vera e propria strage. Ai femminicidi si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.

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martedì, 15 Maggio 2018 - 14:18
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