Risse e aggressioni dietro le sbarre:
Polizia Penitenziaria in stato di agitazione

di Danio Gaeta

Risse, aggressioni, celle sovraffollate, situazioni limite impossibili da gestire. E’ questa la situazione delle carceri in Campania che sono al limite del collasso. Martedì, dopo un direttivo congiunto, i sindacati di categoria hanno proclamato lo stato di agitazione. Il documento inviato alle istituzioni, in particolare al Dap e al governo, è stato firmato dai segretari di Osapp, Cgil Fp, UilPa, Sinappe, Cisl Fns e Usp.  «Sempre più spesso nelle carceri campane contiamo gravissimi eventi critici che vedono spesso soccombere i poliziotti penitenziari, sempre più isolati e privi di adeguati strumenti di difesa», denunciano i sindacati che lamentano anche di non godere di buona stampa. «Sono sempre pèronti a definirci carnefici – hanno aggiunto – nel totale disinteresse dell’amministrazione penitenziaria». Secondo quanto denunciato dalle sigle, uno dei problemi principali è legato ai compiti del personale che «aumentano» rispetto «alle risorse umane disponibili che si assottigliano sempre di più».
L’apertura di nuovi padiglioni detentivi nei vari istituti della Regione non ha trovato corrispondenza con un adeguato aumento delle dotazioni organiche che, viceversa, si riducono sempre di più in virtù di un inconsistente turn-over. «Ciò, inevitabilmente, si è riverberato in un eccessivo aumento dei carichi di lavoro divenuti ormai insostenibili dai Poliziotti Penitenziari Campani – si legge nella nota congiunta delle sigle – vittime di un sistema che ormai fa leva solo sul loro ineguagliabile spirito di sacrificio ed abnegazione ai compiti istituzionali». Le sigle chiedono l’applicazione corretta dei protocolli di intesa locali vista la carenza sempre più massiccia di uomini e mezzi. Le sigle, inoltre, chiedono anche una migliore organizzazione del lavoro che, al momento, vista la carenza di personale, non è possibile. «Nei più grandi istituti penitenziari della Campania non si riescono ad assicurare gli adeguati giorni di ferie necessari per il recupero psicofisico del personale, ormai stremato dagli eccessivi carichi di lavoro – hanno detto ancora – i piani ferie estivi ancora non decollano per la notevole difficoltà da parte delle Direzione di garantire i livelli minimi di sicurezza e ciò contribuisce ad alimentare incertezza, disorientamento e svilimento da parte dei poliziotti penitenziari che a tutt’oggi ancora non possono pianificare le meritate e legittime ferie estive». Naturalmente in tale contesto si accumulano giorni di congedo non fruiti nei tempi previsti e ore di lavoro straordinario non retribuito per mancanza di adeguata copertura. Sotto accusa anche il regime detentitvo aperto. «Ancora distante dal poter essere definito“sorveglianza dinamica”, sta mostrando ogni giorno di più le sue lacune visto il notevole aumento di eventi critici ed aggressioni ai danni del personale, dall’inizio dell’anno – hanno aggiunto – non è, infatti, ipotizzabile dare attuazione ad un programma di ammodernamento del sistema penitenziario e dell’esecuzione penale secondo i nuovi canoni senza un investimento in termini di potenziamento numerico delle piante organiche presenti in Regione ed un adeguamento tecnologico e strutturale degli istituti penitenziari. A questo si aggiunge il taglio dei fondi al Corpop. «Le organizzazioni non solo sono perplesse ed amareggiate dalle risposte ricevute, e da come si sta affrontando la preoccupante situazione da tempo denunciata, ma sono seriamente preoccupate perché, a breve, ci si troverà nell’impossibilità di gestire adeguatamente le carceri, con grave nocumento per la sicurezza della collettività», hannio spiegato. La cronaca quotidiana racconta, infatti, di aggressioni, rivolte, oltraggi che si susseguono ormai con una frequenza allarmante. Per questi motivi le sigle non parteciperanno aifesteggiamenti per la Festa del Corpo che si terranno negli Istituti della Regione Campania, anzi è stata costituita una larga intesa per porre in essere ulteriori azioni di lotta sindacale. Per il 12 giugno è stata organizzata una giornata di protesta per sensibilizzare le istituzioni.

giovedì, 17 Maggio 2018 - 08:30
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