Secondigliano, laboratorio di tatuaggi non autorizzato: denunciato il titolare

Sequestro
Il sequestro della polizia municipale

Il reparto ambientale della polizia locale di Napoli ha scoperto e sottoposto a sequestro penale uno studio abusivo di tatuatore che operava senza titoli e in violazione delle più elementari normative igienico sanitarie ed inoltre smaltiva in modo illecito i rifiuti pericolosi ed a rischio infettivo derivanti dalla sua attività. Gli agenti sono intervenuti in un locale di circa 60 metri quadrati, nella zona Secondigliano, dove era stato allestito un vero e proprio studio di tatuatore: erano stati predisposti due ambienti con all’interno tutte le attrezzature utili per realizzare tatuaggi, aghi di varie misure, inchiostri di varie marche e colori, guanti in lattice, carta assorbente, pellicola trasparente, alcuni manifesti pubblicizzanti, cataloghi di modelli di tatuaggi, creme per la cura del tatuaggio. All’ingresso del locale era situata una scrivania alla quale era presente anche una segretaria, ed alla richiesta di fornire documenti utili  da un punto di vista amministrativo nonché la documentazione atta ad attestare il regolare smaltimento dei rifiuti pericolosi frutto della attività, contratto di smaltimento, registro di carico e scarico rifiuti, formulari, i presenti non sono stati in grado di consegnare alcunché. Per tale attività,  così come disposto dal DGR 157/2010 facendo riferimento alle linee guida ministeriali, per poter svolgere l’attività di tatuatore è obbligatorio aver seguito un corso di formazione professionale della durata di 50 ore  presso l’azienda  sanitaria Locale laddove tra le altre i discenti vengono formati in materia d’igiene personale, igiene dell’ambiente di lavoro, l’adozione di tecniche asettiche e l’idoneo smaltimento dei materiali biologici e non. Il soggetto gestore dello studio di tatuaggi è stato deferito alla Autorità Giudiziaria per i reati ambientali e di sicurezza dei luoghi di lavoro ma anche per  esercizio abusivo della professione art. 348 c.p. Alla luce di quanto sopra descritto, per evitare che il R.C.R. potesse perpetrare l’indebita condotta dello smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi ed a rischio infettivo prodotti nel suo laboratorio di tatuaggi, oltre che svolgere abusivamente la professione di tatuatore, la Polizia Giudiziaria ha provveduto a sottoporre a sequestro il locale, le attrezzature e i rifiuti in esso contenuti. I controlli in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro e tutela dell’ambiente e della salute sono svolti in modo continuativo dal Reparto di Tutela Ambientale della polizia locale di Napoli.

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martedì, 22 Maggio 2018 - 14:25
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