C’è chi ha vinto e chi ha perso e c’è chi attacca e chi si difende. In questi tre mesi di inizio legislatura, il Parlamento italiano è stato un mercato. Troppe divisioni politiche, troppi scontri trascesi in insulti personali.
Impossibile, e lo vediamo anche con il Governo che non nasce, mettere tutti d’accordo. Poi arriva l’amore per il calcio e in particolare per il Napoli e tutti si ritrovano assieme sotto la stessa bandiera. Gli stessi che tra gli scranni del Parlamento se le dicono di tutti i colori hanno deciso di mettersi assieme con il nuvo Club Napoli che raccoglie senatori e deputati tifosi del club azzurro. In questo gruppo non ci sono partiti: sono tutti uniti dalla fede per il Napoli. Al club hanno aderito esponenti di tutte le forze politiche. Tra i nuovi membri c’è anche la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, della Lega, veronese ma di padre napoletano e quindi tifosa appassionata di Insigne e compagni. La pattuglia più ampia è quella di Forza Italia con Paolo Russo, Sandra Lonardo, Antonio Pentangelo, Nazario Pagano, Luigi Cesaro. Per il Partito democratico ci sono Gianni Pittella, Anna Maria Parente, Ivan Scalfarotto, Paolo Siani. Fanno parte del club anch i parlamentari del Movimento Cinque Stelle Alessandro Amitrano, Emanuela Corda e Francesco Urraro che si sono iscritti proprio in questi giorni. Il Club Napoli in Parlamento è un’iniziativa che esiste ormai da qualche anno e che continua a crescere.
Tra i membri storici confermati nel club anche Gaetano Quagliariello, attualmente indipendente nel gruppo di Forza Italia. «I parlamenti passano – spiega Quagliariello – il Napoli resta e a volte dà anche un esempio alla politica: penso alla gesitone da parte del club della crisi societaria per il cambio di allenatore che è stata risolta in breve tempo. Può indicare una via verso il presidenzialismo».
Quagliariello, inoltre, si dice soddisfatto per la scelta di De Laurentiis per la panchina azzurra: «Ancelotti è grande allenatore ha una dimensione europea. Il Napoli sta vivendo un passaggio tra due modelli, passiamo dal fascino del gioco al fascino della vittoria». La prima iniziativa del neonato club sarà un viaggio di gruppo in minibus a Dimaro per il ritiro del Napoli. «Sempre che non si voti a fine luglio», ricorda Quagliariello. Sì, perché il Club Napoli in Parlamento viaggia di pari passo con la legislatura e con l’ipotesi di scioglimento delle camere anzitempo rischia di saltare tutto. C’è chi promette che la storia del Club continuerà per molti anni ancora.
La fede calcistica per il Napoli, però, non mette assieme solo i politici. Anche nel mondo della giustizia, storicamente pieno di contrapposizioni, l’amore per la squadra di calcio fa superare ogni ostacolo.
E’ stato fondato ed è attivo ormai da qualche anno il Club Napoli Tribunale: un gruppo che conta centinaia di iscritti e di cui fanno parte avvocati, pubblici ministeri, giudici e forze di polizia impiegate in tribunale. Il club, nato nel 2015, è frutto di un’idea dell’avvocato Edoardo Cardillo e dell’avvocato Sebastiano Fusco, scomparso di recente.
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giovedì, 31 Maggio 2018 - 08:00
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