Giustizia umiliata a Bari, in 12 giorni rinviati 3mila processi penali
La catastrofe delle tendopoli


Il tredicesimo giorno nell’accampamento della vergogna si contano i danni, nell’attesa che il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede porti una soluzione, quantomeno sufficientemente accettabile, che renda meno indecente e indecoroso quanto sta avvenendo a Bari dalla data dello sgombero del Palagiustizia. I processi penali rinviati in due settimane, causa l’impossibilità di amministrare la Giustizia sotto tre tende, sono circa 3mila. Oltre 200 al giorno. Sono numeri che fanno spavento. E che al ministro non sono sfuggiti: non a caso, ieri mattina, dalla tendopoli di via Nazariantz il Guardasigilli ha comunicato l’orientamento verso un decreto urgente per la sospensione dei termini di prescrizione. Rimedio estremo per evitare che anni di indagini vadano in fumo per via della vergognosa emergenza annunciata. Resta, tuttavia, il problema della ricollocazione degli uffici. Si cercano immobili per tamponare la situazione, ma il timore degli avvocati è che il ministero «sembra essere solo quello di togliere le tende ed eliminare il problema Bari senza risolverlo». «Noi chiediamo invece un decreto d’urgenza per la requisizione di uno stabile di 15mila metri quadrati, e conosciamo almeno tre proprietari di edifici esistenti disposti a concederli in locazione, per non bloccare l’attività giudiziaria penale», ha commentato l’avvocato Gaetano Sassanelli.

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venerdì, 8 Giugno 2018 - 16:05
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