Sei telefoni cellulari trovati in carcere. Trovati nelle celle di detenuti ad alta sicurezza. Personaggi ritenuti dagli inquirenti vicini ad ambienti della criminalità organizzata. Erano tutti nelle condotte degli impianti idrici delle celle del Padiglione di Avellino. E adesso un’indagine dovrà accertare come quei telefonini siano entrati nelle celle, a chi erano destinati e come è possibile che la macchina del controllo non abbia funzionato. La notizia del rinvenimento dei cellulari – scoperti dagli agenti della Penitenziaria – è stata data da Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe: “Il personale del Corpo in servizio a Poggioreale, ancora una volta, si distingue per l’alto senso del dovere e capacità professionali – sottolinea Fattorello – Donne e uomini in divisa che ogni giorno operano tra mille difficoltà e rischi nell’Istituto più affollato d’Italia che al momento conta circa 2200 detenuti rispetto ai 1300 previsti. L’organico della Polizia Penitenziaria falcidiato da una assurda legge Madia è stato ridotto di circa 200 unità e dal presente organico sono fuori sede in altri servizi 170 unità, numeri che non consentono neanche un regolare piano ferie. Basti osservare che il reparto colloqui garantisce in media lo svolgimento di 350 colloqui ed il controllo e filtro anche di 1500 familiari che fanno ingresso ed il tutto con sempre meno unità di Poliziotti impiegate. Questi eroi silenziosi ed invisibili garantiscono tutti i giorni la legalità ed il recupero dei rei ma ciò sembra non interessare”.
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domenica, 10 Giugno 2018 - 22:16
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