Caserta, colpi di pistola contro migranti Hanno agito al grido: «Salvini, Salvini»


Una becera spirale di razzismo sta avvolgendo l’Italia da Nord a Sud. L’ultimo inquietante episodio arriva direttamente da Caserta dove due immigrati, originari del Mali, sono stati centrati da colpi di pistola ad aria compressa esplosa da un gruppo di balordi. Ma c’è qualcosa di più, qualcosa che preoccupa. Chi ha sparato – hanno denunciato le vittime – hanno agito al grido  «Salvini, Salvini». A raccontare tutto sono gli attivisti  del centro sociale Ex Canapificio di Caserta. L’episodio, secondo quanto riferiscono, è avvenuto la sera dell’11 giugno scorso a Caserta, tra viale Lincoln e via Salvatore Commaia. I due giovani, Daby e Sekou, beneficiari del progetto Sprar del Comune di Caserta gestito dal centro sociale Ex Canapificio, dalla Comunità Rut delle Suore Orsoline e dalla Caritas, sono stati avvicinati da un’auto di colore nero a bordo della quale viaggiavano 3 giovani italiani. Uno di loro «brandendo una pistola ad aria compressa al grido ‘Salvini, Salvini!’ – si legge nella nota – sparavano due colpi di pistola a distanza ravvicinata, dei quali uno colpiva al torace Daby, ferendolo (due giorni di prognosi) e un altro, sparato all’indirizzo del Sekou, andava a vuoto. Accompagnati da un’operatrice legale e dall’avvocato difensore Francesco Pugliatti, i due hanno sporto formale denuncia-querela nei confronti di persona/e da identificare per l’aggressione. E’ stata inoltre richiesto il sequestro di una telecamera nella zona». Un brutto episodio.​ I responsabili del centro sociale Ex Canapificio dello Sprar di Caserta si dicono «profondamente sconcertati e indignati per quello che è accaduto ai due ragazzi che sono tuttora spaventati».

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martedì, 19 Giugno 2018 - 17:46
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