Torre Annunziata, tentato furto nel liceo I quattro ragazzi chiedono scusa Condannati a 6 mesi, sono liberi

di Dario Striano

«Signor giudice, ci scusi. E’ stata soltanto una bravata». I quattro ragazzi poco più che maggiorenni, arrestati domenica notte in flagranza di reato dai carabinieri di Torre Annunziata, si sono scusati col giudice oplontino Emanuela Cozzitorto per il  «tentato raid» nel plesso scolastico “Giorgio De Chirico” in via Vittorio Veneto a Torre Annunziata. Le scuse però non li hanno salvati dalla condanna, benché mite: sei mesi a testa con la sospensione condizionale della pena.
I quattro – incensurati e difesi dall’avvocato Domenico Di Casola – erano accusati di tentato furto e danneggiamento di alcuni locali scolastici e, colti in flagranza di reato, erano stati ristretti ai domiciliari in attesa del rito direttissimo. Una volta giunti in tribunale ieri mattina, tutti e quattro (tre sono di Torre Annunziata e uno di Pompei; hanno tra i 18 e i 24 anni), durante la direttissima, hanno confessato di aver «fatto una bravata», smentendo però «di essere entrati all’interno della scuola e aver danneggiato i laboratori». «Abbiamo fatto una stupidata, non volevamo rubare niente all’interno della scuola, né abbiamo danneggiato il laboratorio – hanno detto –  non siamo neppure riusciti a entrare nell’edificio che è suonato l’allarme». Al termine del processo il giudice Cozzitorto, accogliendo alla richiesta del pubblico ministero, li ha però condannati a 6 mesi, con pena sospesa.

martedì, 19 Giugno 2018 - 19:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA