Camorra, l’intercettazione su Minichini: «Questi portano la morte sulle spalle»
E’ già in cella per l’omicidio di Colonna

Michele Minichini, figlio del ras detenuto Ciro

«Questi quando scendono… portano la morte sulle spalle.. credimi.. è finita… vedono proprio le luci spente». E’ una delle affermazioni con le quali Luigi Esposito ‘o sciamarro, ras dei ‘mariglianesi’, descriveva ad un suo uomo le qualità di killer di Michele Minichini e di un altro napoletano prima di ‘arruolarli’ nel progetto omicidiario, sempre saltato, ai danni di Alessandro Sposito, affiliato quest’ultimo al gruppo rivale a quello dei ‘mariglianesi’. L’intercettazione è contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere che questa mattina è stata notificata dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna a chiusura della seconda tranche dell’inchiesta che a fine maggio ha già colpito Luigi Esposito.
Minichini si è visto notificare in carcere il nuovo provvedimento restrittivo essendo lui già detenuto per l’agguato del 7 giugno del 2016 a Ponticelli in cui vennero uccisi il boss della Sanità Raffaele Cepparulo (vero obiettivo del raid) e l’innocente Ciro Colonna.
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martedì, 10 Luglio 2018 - 20:39
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