Delitto Amendola, ergastolo agli assassini Il baby boss Formicola e Tabasco seppellirono anche il corpo dell’amico

Nella foto Gaetano Formicola e Giovanni Tabasco, i due imputati

Ergastolo. Per il baby boss Gaetano Formicola e per il cugino Giovanni Tabasco. Ergastolo, per aver tolto la vita al 19enne Vincenzo Amendola. Per averlo ucciso con un colpo di pistola e per averne poi sotterrato il corpo nella speranza che il cadavere non venisse trovato.
Alle 11.30 il giudice per le indagini preliminari Ferrigno del Tribunale di Napoli legge la sentenza che chiude il processo con rito abbreviato su una brutta storia consumatasi nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Una storia che s’è consumata per lavare via voci che gettavano disonore sulla famiglia Formicola, una famiglia di camorra: si diceva in gira che la madre di Formicola avesse intrecciato una relazione col giovane Vincenzo, il che era ragione di scandalo dal momento che il marito della donna è detenuto. Il verdetto accoglie quasi in toto le richieste del pubblico ministero antimafia Antonella Fratello, che con tenacia ha portato avanti la complicatissima indagine: ergastolo per i due assassini, per Formicola che ha premuto il grilletto mentre Amendola, suo amico, lo implorava di risparmiargli la vita dopo essere stato raggiunto da un primo proiettile, e per Tabasco che aveva condotto Amendola tra le braccia del suo assassino. Ergastolo per omicidio e sottrazione di cadavere, aggravati dalla premeditazione e dalla detenzione illegale di una pistola, ma non dall’aggravante della matrice camorristica che il pm aveva invece ritenuto di configurare. Il gip ha infatti escluso questa particolare contestazione e sarà importante leggere le motivazioni della sentenza per capirne le ragioni.
Cinque anni e otto mesi solo per sottrazione di cadavere e favoreggiamento è invece la pena disposta per Raffaele Morra.
Una sentenza pesante come un macigno, che i genitori di Vincenzo Amendola ascoltano in tempo reale: la mamma e il papà del ragazzino, che si sono costituiti parte civile, non sono mancati alla lettura del verdetto. Presente anche la madre di Formicola, che subito dopo la sentenza ha accusato un malore. (Sul quotidiano digitale di domani, disponibile a pagamento, tutti gli approfondimenti. Acquista il tuo giornale, che potrai leggere facilmente da tablet, pc o cellulare. Basta accedere alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’ o inviare una mail alla redazione chiedendo di poter acquistare la copia)

mercoledì, 18 Luglio 2018 - 15:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA