Appena 200 euro sui 330mila euro che occorrono per salvare l’ospedale di Sorrento. La colletta fondi 2.0 che avrebbe dovuto quantomeno arginare lo scempio Sanità in Campania, in particolare modo in Penisola sorrentina, iniziata lo scorso 26 aprile, rischia di tramutarsi in un grandissimo flop. Certo mancano ancora 95 giorni prima che la piattaforma online “Meridionare” chiuda definitivamente la campagna crowdfunding avviata in sinergia dal Comune e da Fondazione Sorrento, con la collaborazione di altri enti comunali e di numerose associazioni presenti sul territorio (Fedralberghi in testa), per il potenziamento strutturale del presidio ospedaliero in Costiera, ma i pochi soldi raccolti ad oggi preoccupano sulla buona riuscita del progetto. Progetto iniziato 3 mesi fa, la cui chiusura è prevista tra altri 3 mesi.
I tempi della campagna crowdfunding
In verità mancherebbe un altro anno al termine della raccolta fondi, perché quello di 330 mila euro in 180 giorni rappresenta soltanto il primo step dei tre totali previsti dalla campagna crowdfunding. Ma sostanzialmente cambia poco. Perché all’allungarsi dei tempi, corrisponde in realtà un aumento della cifra totale da raggiungere. Detto in altri termine: per riqualificare e salvare l’ospedale di Sorrento serve un milione di euro, e a distanza di 90 giorni (un sesto del tempo a disposizione totale) sono stati raccolti appena 200 euro. Frutto della solidarietà di due donatori che hanno versato 100 euro ciascuno. Dovesse continuare di questo passo il crowdfunding, si arriverebbe a raccogliere massimo mille e duecento euro. Poca roba, dunque.
La presentazione del progetto
Eppure la presentazione in pompa magna dell’iniziativa, presso la sede sorrentina del Banco di Napoli, in via dei Tribunali, aveva lasciato intendere che «imprenditori, cittadini e istituzioni», – come dichiarò il sindaco Giuseppe Cuomo – fossero «uniti nell’intento di riqualificare il nosocomio». Un presidio ospedaliero importante che «serve i cittadini dei comuni di Sorrento, Sant’Agnello, piano di Sorrento e Meta; ma anche i numerosi turisti che, durante tutta la stagione estiva e non solo, visitano la penisola sorrentina». L’ottimismo trapelava anche dalle dichiarazioni di Gaetano Milano amministratore di “Fondazione Sorrento” che auspicava nella buona riuscita «dell’appello alla società civile per ridare la giusta dignità al nosocomio». «Non è la prima volta – commentò Gaetano Milano – che supportiamo il nostro ospedale. Già in passato abbiamo stanziato 200mila euro per delle attrezzature e abbiamo sostenuto il servizio di interpretariato». Insomma, non bastano la buona volontà e le idee: le nuove frontiere del web e le raccolte fondi 2.0 sembrano anche loro poter fare poco rispetto allo scempio della Sanità campana.
Come funziona la raccolta fondi
In ogni caso mancano ancora 90 giorni per evitare che il primo step del progetto si riveli un flop. La raccolta fondi avviene attraverso sia la metodologia classica, sia attraverso la piattaforma on line. Ma non mancano altri strumenti innovativi messi a disposizione da Meridonare come ad esempio il “Donamat” ovvero un totem touch screen, abilitato a ricevere donazioni sia attraverso il contante che attraverso carte di credito e bancomat. All’atto della donazione, viene rilasciata anche una ricevuta dell’importo relativo che potrà essere scaricata in dichiarazione dei redditi dal donatore.
lunedì, 23 Luglio 2018 - 17:41
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