Atene, l’inferno dei fuoco nel villaggio dei turisti: 56 morti, la Farnesina attende conferma su presenza di italiani

di Serena Finozzi

Inferno di fuoco ad Atene. Sono 56 le vittime finora accertate degli incendi divampati in due grandi foreste situate nei pressi della capitale greca; 156 persone sono ricoverate in ospedale (16 sono bambini), 11 delle quali in gravi condizioni. La zona più colpita dalle fiamme è la località balneare di Mati, a 40 chilometri da Atene. «Ho visto cadaveri, auto bruciate, mi sento fortunata ad essere viva. Mati non esiste nemmeno più come insediamento», ha detto una donna sopravvissuta agli incendi alla tv greca Skai, ripresa dai media internazionali. Centinaia di vigili del fuoco sono al lavoro per contrastare gli incendi che, secondo le autorità locali, sarebbero di origine dolosa. I pompieri combattono anche contro le elevate temperature e il vento forte che continua ad alimentare le fiamme. Scene apocalittiche quelle che si stanno rincorrendo nei pressi della capitale: la Croce Rossa ha riferito di 26 corpi carbonizzati scoperti nel cortile di una villa, sempre a Mati, mentre il portavoce del governo greco Dimitris Tzanakopulos ha parlato di numerosi i cadaveri ritrovati «a domicilio o nelle auto». C’è anche chi, assediato dalle fiamme, ha cercato salvezza in acqua: «Per fortuna c’è il mare, siamo scappati in mare, perché le fiamme ci stavano inseguendo – ha detto un testimone scampato alle fiamme citato dalla Bbc – Il fuoco ci ha bruciato la schiena e ci siamo tuffati in acqua». Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e messo in moto le operazioni di soccorso che, fra le varie misure, prevedono lo sgombero di migliaia di persone. Il premier Alexis Tsipras, fino a ieri in visita in Bosnia-Erzegovina, è rientrato rapidamente in patria per seguire le operazioni di soccorso e ha sollecitato i cittadini che risiedono in alcune aree a rischio a non rischiare la vita nel tentativo di proteggere le loro proprietà. Ma non basta: Atene ha anche chiesto l’aiuto dell’Unione europea, attivando il meccanismo comunitario di protezione civile per ottenere assistenza dai suoi partner. «Profondamente scossi per la morte di tante persone a causa degli incendi in Grecia. L’Italia si stringe attorno alla popolazione greca e si è già attivata mettendo a disposizione due canadair», ha scritto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La Farnesina, intanto, attraverso l’unità di crisi e l’ambasciata ad Atene lavora per verificare la presenza di italiani tra le vittime del disastro.

Gli incendi più gravi nella storia dell’Europa
Gli incendi che stanno imperversando nei pressi di Atene sono tra i più gravi della storia europea. Tra i precedenti più gravi, i roghi che nel giugno del 2017 divamparono in Portogallo causando la morte di 64 persone e il ferimento di altre 250. La linea del fuoco segnò il Paese, nella regione centrale di Leiria, per ben 5 giorni. Era l’aprile del 2015 quando nel sudest della Siberia persero la vita 34 persone sempre a causa delle fiamme che causarono anche la perdita di centinaia di migliaia di capi di bestiame. Le fiamme si spinsero fino alla Mongolia  e distrussero circa 2mila abitazioni. Scene analoghe – ma per fortuna senza vittime – si registrarono anche 5 snni prima quando vaste zone della parte occidentale della Russia furono interessate per settimane da incendi, durante un’ondata di caldo e una siccità senza precedenti. Drammatici i bilanci degli incendi boschivi che alla fine dell’agosto del 2007 scoppiarono in Grecia, nel territorio del Peloponneso e sull’isola di Evia. La regione bruciò per 12 giorni, le vittime furono 77. La maggior parte delle persone decedute rimase intrappolata nei villaggi isolati a causa delle fiamme, dopo aver ignorato gli ordini di evacuazione.

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martedì, 24 Luglio 2018 - 12:55
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