Scomparsa nei boschi da 10 giorni, smantellato il campo base per le ricerche: solo 30 volontari cercheranno la bimba

Iuschra, 12 anni, scomparsa nei boschi del Bresciano

Il campo base allestito per le ricerche della piccola Luscrha, la bambina autistica di 12 anni scomparsa nei boschi di Serle nel Bresciano, sarà smantellato. Le speranze di ritrovare la piccola viva si sono assottigliate, per non dire spente. Da domani in quei boschi non ci saranno più droni in volo, né ci saranno più i cani a fiutare le tracce della ragazzina. Da domani in quei boschi ci saranno solo alcuni mezzi dei vigili del fuoco e della Protezione in caso di bisogno. L’unità di crisi sarà spostata al Comune di Serle. In campo resterà solo una squadra di 30 volontari. Il prefetto Annunziato Vardè già nella giornata di ieri, venerdì 27 luglio, aveva annunciato la rimodulazione delle forze in campo. E’ trascorso troppo tempo dalla scomparsa di Luscrha. Dieci giorni. E, salvo miracoli, è praticamente impossibile sopravvivere dieci giorni senza acqua né cibo. E sopravvivere al gelo che la notte cala nei boschi. Quando si è allontanata, Luscrha aveva addosso un abbigliamento leggero. Una maglietta a mezze maniche. Non una borraccia d’acqua. Non del cibo. Era insieme ad altri bambini disabili. Tutti in gita. Affidati agli operatori di una cooperativa. A un certo punto si è smarcata dal gruppo. Ed è sparita. Inghiottita in quei boschi pieni di insidie: crepacci ad ogni passo, burroni profondi 50 metri, grotte che si snodano nella roccia per 22 chilometri. Le forze dell’ordine e i volontari ce l’hanno messa tutta per trovarla: 300 le persone in campo che sino a pochi giorni fa si sono mossi in quei boschi. Hanno girato con telefonini sui quali c’era un messaggio vocale del padre della bimba, nella speranza che la piccola sentendo la voce del papà potesse uscire allo scoperto. Hanno girato finanche facendo risuonare le canzoni dei cartoni animati della piccola, per darle un po’ di familiarità. Luscrha non è una bambina come altre. La sua malattia la rende più vulnerabile, più fragile, più facilmente impressionabile soprattutto quando saltano i punti di riferimento. Neppure i cani sono riusciti a fiutarne le tracce. Sparita nel nulla. E ora anche chi per dieci giorni l’ha cercata incessantemente deve fare i conti con la realtà.

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sabato, 28 Luglio 2018 - 14:33
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