Raid punitivo in un bar alla Sanità, il boss Savarese e il nipote restano in cella: il Tribunale del Riesame non fa sconti


Raid punitivo in un bar nel Borgo Vergini, i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli hanno confermato le accuse e il carcere per il boss del rione Sanità Salvatore Savarese e per il nipote Marco Savarese. La decisione è di ieri sera. La difesa, rappresentata dagli avvocati Sergio Cola e Andrea Imperato per Salvatore Savarese e dall’avvocato Carmine Pascarosa per Marco Savarese, valuterà adesso la possibilità di ricorrere per Cassazione.
Insieme ai due Savarese venne arrestata anche una terza persona, Ferdinando Mansueto che è stato però scarcerato dal giudice per le indagini preliminari Isabella Iaselli del Tribunale di Napoli in seguito all’interrogatorio di garanzia: dall’interrogatorio è infatti emerso che Mansueto è stato vittima di uno scambio di persona nel corso dell’individuazione fotografica attraverso le immagini delle telecamere che ripresero il raid.

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martedì, 7 Agosto 2018 - 14:30
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