Gole del Raganello, Torre del Greco saluta Imma Marrazzo. Il cardinale Sepe: «La prevenzione è un dovere civico e morale»

Immacolata Marrazzo (di Torre del Greco)

L’ultimo saluto a Immacolata Marrazzo, l’avvocato di Torre del Greco travolta dalla piena nelle Gole del Raganello, è nella basilica pontificia di Santa Croce, la stessa chiesa che appena una settimana fa ha abbracciato le salme dei quattro ragazzi di Torre del Greco rimasti travolti dalla macerie del Ponte Morandi di Genova. Allora l’omelia fu affidata al Cardinale Crescenzio Sepe in persona. Questa volta invece don Giosuè Lombardo ha dovuto trovare le parole per provare a lenire il dolore del marito e dei due figli di Imma, scampati miracolosamente alla piena. Eppure il Cardinale, a modo suo, ha voluto esserci in quella Basilica dove la comunità si è ritrovata in sette giorni a piangere cinque dei suoi ‘amici’. «Non bisogna aspettare eventi luttuosi per affrontare questioni annose o recenti, ignorate o dimenticate, per trovare risorse finanziarie, per realizzare le cose necessarie. La prevenzione è un obbligo, un dovere civico e morale», ha detto Sepe in un messaggio alla famiglia di Imma. La missiva del Cardinale è stata letta dal Giosuè Lombardo, che 12 anni fa sposò Imma e Giovanni.
Sulla bara di Imma molte rose rosse e una coroncina di fiori con su scritto ‘A zia Carmen’. L’hanno mandata Chiara e Michela, le due figlie di Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo, i coniugi di Qualiano morti anche loro nella piena. I Santapaolo e i Sarnataro erano amici e in quelle maledette maledette Gole del Raganello c’erano andati insieme. Insieme ai figli. All’esterno della chiesa a portare il feretro della donna tra gli altri è stato il marito, Giovanni Sarnataro, anche lui avvocato. «Quando non si muore per malattia o per il consumarsi naturale dell’organismo – ha aggiunto il cardinale Sepe nella sua lettera – si muore sempre per violenza, che non è soltanto quella che si accompagna all’uso delle armi, perché è violenza anche quella dei cosiddetti colletti bianchi, quella di chi ha omesso di svolgere compiutamente e diligentemente il suo ruolo».

venerdì, 24 Agosto 2018 - 19:07
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