Diciotti, sbarcano 11 donne violentate in Libia e 6 uomini malati. Cori contro Salvini davanti alla nave, si canta ‘Bella Ciao’

La nave Diciotti della Guardia Costiera italiana

Dalla Diciotti, la nave della Guardia Costiera italiana bloccata (per volere del ministro dell’Interno Matteo Salvini) nel porto di Catania insieme ai migranti salvati il 14 agosto, sono sbarcati in 17. Sei uomini e undici donne. Emergenza medica, è la ragione alla base del via libera arrivato allo sbarca. Undici donne sono state violentate in Libia nei centri dei trafficanti umani; le violenze sono state accertate dai medici e per questa ragione le donne saranno ricoverate nell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania. Quanto agli uomini cinque di loro hanno la scabbia, oltre a soffrire di malattie respiratorie infettive come la polmonite o la tubercolosi; il sesto invece ha un’infezione urinaria.
Allo sbarco stanno assistendo centinaia di catanesi che si sono ritrovati sul molo di levante, davanti alla Diciotti, per protestare contro la ‘linea dura’ del Governo. Ad organizzare la manifestazione sono stati gli attivisti della rete antirazzista. I manifestanti esibiscono bandiere della pace, no Muos, Legambiente, Cgil, USB ed Arci. Presenti anche gli scout. Alcuni manifestanti cantano ‘ Bella ciao’. Si sentono anche frasi ingiuriose all’indirizzo del ministro dell’Interno («Salvini pezzo di m…»).
In conferenza stampa da Pinzolo, intanto, Salvini specifica che «stiamo lavorando con alcuni Paesi, con alcune realtà più vicine a noi» che potrebbero accogliere alcune persone.

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sabato, 25 Agosto 2018 - 18:21
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