La Febbre del Nilo ha creato panico non solo nel Nord-Est ma anche in Sardegna, dove si sono verificati alcuni casi di contagio. L’Istituto Zooprofilattico di Sassari ha svolto delle analisi in un alchetto ritrovato morto nelle campagne di Aidomaggiore, in localita’ Otzilo, sempre nell’Oristanese e in tre cornacchie, le cui carcasse sono state rinvenute rispettivamente a Santa Giusta, in località Cirras, Donigala Fenugheddu, frazione di Oristano, e a Solarussa, in località Traccaias, comune dove è stato catturato anche il nucleo di insetti positivo al virus. Il nucleo di insetti positivo al virus è costituito da quattro volatili e diverse zanzare.
Per monitorare e contrastare la diffusione del virus, in provincia di Oristano sono state installate 12 trappole per insetti (39 quelle presenti sul territorio regionale) e vengono effettuate le analisi sulle carcasse dei volatili morti o abbattuti per il piano di depopolamento. Le eventuali positività riscontrate sugli animali permettono di individuare le zone di circolazione virale. In questo senso, il ritrovamento del volatile positivo ad Aidomaggiore segnala un allargamento della zona in cui finora nell’oristanese sono stati segnalati casi umani o animali. La Assl di Oristano ribadisce «l’importanza della protezione dalle punture di zanzara, insetto che veicola il virus dai volatili all’uomo, attraverso l’uso dei repellenti per gli insetti, l’installazione di zanzariere in casa e l’adozione di tutte le precauzioni per evitare i ristagni d’acqua».
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martedì, 28 Agosto 2018 - 11:56
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