Case occupate da abusivi, inizia la guerra Centri sociali già cacciati nel Milanese
Ora rischia anche la città di Napoli

Lo sgombero a Sesto San Giovanni nel Milanese

Detto fatto. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha promesso sgomberi immediati dalle case occupate abusivamente e questa mattina a Sesto San Giovanni, comune nel Milanese, la circolare con la quale il vicepremier sollecitava i prefetti ad attivarsi per rispettare questa ‘regola’, è stata già applicata.
L’immobile in piazza Don Mapelli che sabato sera, 1 settembre, era stato occupato da un centinaio di persone riconducibili al collettivo sociale “Aldo Dice 26×1” è stato sgomberato. Liberato. Dentro c’erano anche 25 bambini. Le operazioni hanno avuto inizio alle sette del mattino. Due notizie in una. Due notizie che da Milano rimbalzano a Napoli, dove il numero di palazzi occupati dai centri sociali – cui il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, anti-salviniano per eccellenza – ha sempre strizzato l’occhio.
Una «vittoria della legalità» è  il modo in cui il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha definito lo sgombero dell’ex Palazzo Alitalia. Uno sgombero, ha sottolineato sulla sua pagina Facebook, per cui ha fatto una «ferma sollecitazione». «Gli occupanti abusivi – ha aggiunto – sabato con violenza avevano preso possesso dell’immobile». «Ringrazio Prefetto, Questore e forze dell’ordine per la rapidità con cui hanno applicato la nuova circolare del Ministro Salvini. Sicurezza e legalità – ha concluso – sono la priorità per la nostra amministrazione». Sulla stessa scia Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, che non perde occasione per pungere la giunta di centrosinistra del Comune di Milano guidata da Giuseppe Sala: quanto avvenuto avviene a Sesto S.Giovanni «dimostra ancora una volta che l’approccio al problema del Sindaco Sala, di traslochi spacciati per sgomberi, altro non fa che generare altre occupazioni». «Il Collettivo ‘Aldo Dice 26?1’ – prosegue l’assessore – dopo avere abbandonato l’edificio di via Oglio 8 (zona Corvetto) in seguito ai soliti vergognosi accordi con il Comune di Milano, si è stabilito nell’ex sede di Alitalia, nello stesso stabile in cui il residence sociale era nato anni fa. Prima della rioccupazione per un giorno, gli attivisti si erano stabiliti in una struttura abbandonata in via Medici del Vascello a Milano, tra Rogoredo e Corvetto. Una struttura, però, non di loro gradimento. Tant’è che gli abusivi si sono riversati nelle vie antistanti dando vita a un corteo non autorizzato, nel quale scortati dalla Polizia, hanno intonato cori contro il Ministro dell’Interno. In seguito hanno preso la decisione di occupare lo stabile ex Alitalia di Sesto S.Giovanni».

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martedì, 4 Settembre 2018 - 12:53
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