Europee, DeMa è pronto: «Solo se ci sono le condizioni, ma non lascerò Napoli»

Luigi De Magistris
Luigi de Magistris
di Danio Gaeta

Non lascia Napoli, pensa alle elezioni regionali e allo stesso tempo si prepara alle Europee. ‘Uno e trino’, elezione che vai de Magistris che trovi. Il sindaco di Napoli, il rivoluzionario ex pm, è pronto a scendere in campo per le prossime Europee, basta trovare le condizioni giuste e il gioco è fatto. «Stiamo lavorando in questi giorni per capire se ci sono le condizioni per candidarsi. Mi sembra che aumentano i motivi e le ragioni che ci spingono a candidarci ma, ovviamente, abbiamo alzato molto il livello delle condizioni e non per supponenza, prosopopea o soverchia ma perché siamo anche amministratori di una città importante e portiamo una responsabilità. Siamo consapevoli di essere un punto di riferimento per molte persone nel nostro Paese insieme ad altri».

Così il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, a proposito delle prossime elezioni europee. Una tornata elettorale che, se dovessero verificarsi le “condizioni” indicate dal primo cittadino, potrebbe vederlo con il suo movimento demA tra i protagonisti. «Se ci sono tutte le condizioni che abbiamo posto, io ci sarò. Sono disponibile a mettere il mio corpo anche a capo di una coalizione politica. Non significa lasciare la carica di sindaco ma significa esserci per costruire un’Europa che sia utile a Napoli. Ma se anche una sola delle condizioni poste non si dovesse realizzare, allora non metterei a disposizione la mia carta d’identità. Se altri volessero diversamente, campo libero». Poi renderà note le condizioni. L’idea di spendersi alle europee è dettata anche dai venti di destra estrema e delle oligarchie liberiste che soffiano sul continente. Movimenti che vanno arginati mettendo in campo «un opzione europeista che punti all’Europa dei popoli, dei diritti, della giustizia e della solidarietà, dell’uguaglianza, l’umanità e l’abbattimento dei muri».

Un campo ampio che crede nell’Europa e che deve essere costruito prima di tutto in Italia per poi passare alle alleanze con Varoufakis, con Melenchon, o con Podemos. Un tema, quest’ultimo, dal quale l’ex Pm «non vuol farsi schiacciare» perché, prima di tutto è  necessario creare «consenso da Bolzano a Lampedusa».  «Mi sto persuadendo – ha sottolineato il sindaco – che Roma, Bruxelles e Strasburgo sono città che servono molto a Napoli. In questi anni abbiamo fritto il pesce con l’acqua e pertanto ritengo che se riuscissimo ad entrare nei luoghi in cui si prendono decisioni importanti sarebbe proficuo per Napoli ma anche per tanti altri territori e comuni». Il tempo per valutare se candidarsi o no termina a fine anno quando a Roma demA e le altre forze che si riconoscono nel percorso indicato da De Magistris si riuniranno per capire se ci sono le condizioni per «attuare quella rivoluzione a cui pensiamo» e per la quale «dobbiamo presentarci con un’opzione credibile, che susciti entusiasmo, che garantisca affidabilita’ di governo e che sia fatta dai volti delle persone. A queste condizioni credo ci sia uno spazio maggiore di quanto si pensi». Tra i volti che potrebbero esserci anche quello di Mimmo Lucano che, «per quanto mi riguarda – conclude De Mgistris – dovrebbe essere uno dei protagonisti».

venerdì, 19 Ottobre 2018 - 15:00
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