L’udienza preliminare si terrà il 6 marzo e sarà in quella sede che l’inchiesta sulle presunte irregolarità nella gestione delle onlus ‘Aias’ e ‘Noi con loro’, specializzate nell’assistenza dei disabili, verrà pesata da un giudice. Il procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio, che ha coordinato al delicata indagine, ha chiesto infatti il rinvio a giudizio di Anna Maria Scarinzi, moglie dell’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, delle sue due figlie, Simona e Floriana, e di altre sette persone (Gerardo Bilotta, l’ex amministratore dei centi e con un passato nella Dc; Luca Catallo; Antonio Nigrelli; Anna Maria, Carmine, Marco e Massimo Preziuso). La richiesta di rinvio a giudizio arriva a quasi due mesi di distanza dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Le accuse contestata a vario titolo sono quelle di peculato, riciclaggio, malversazione e truffa aggravata nei confronti dello Stato. Nei bilanci delle società sono stati riscontrati ammanchi per circa 6 milioni di euro. In particolare, Anna Maria Scarinzi, nella sua qualità di presidente dell’Associazione “Noi con Loro”, è accusata di truffa per una serie di fatture per 817 mila euro che, secondo la Procura, sarebbero state pagate ad un bar e ad una società di informatica, per i cui titolari è stato anche chiesto il rinvio a giudizio, senza che vi fosse alcuna corrispondenza con i servizi offerti. Alle due figlie dei coniugi De Mita, sarebbero state invece liquidate fatture per consulenze ritenute dall’accusa inappropriate oltre che mai effettivamente portate a termine.
La procura, in particolare, ipotizza un sistema architettato per ottenere in maniera fraudolenta fondi pubblici destinati alle onlus che si occupano dell’assistenza alle persone disabili, soldi che poi sarebbero stati trasferiti in altre società. Le somme distratte dal 2013 al 2017 ammonterebbero a un milione e 645mila euro.
L’udienza preliminare si terrà dinanzi al giudice del Tribunale di Avellino.
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martedì, 23 Ottobre 2018 - 12:19
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