Ruspe sulle ville dei Casamonica, Sabella: 
«Bene, ma temo rimarrà un fatto isolato. I politici temono di perdere consensi»

Il magistrato Alfonso Sabella

«L’operazione è stata importante» ma «di situazioni del genere ne esistono decine di migliaia, anche al sud», solo che «normalmente» gli abbattimenti come quelli eseguiti oggi in danno dei Casamonica «non si fanno perché sono operazioni che, salvo non riguardino gruppi invisi alla popolazione come i Casamonica, fanno perdere consensi e hanno anche un costo enorme per le finanze pubbliche».

E’ un’analisi lucida, spietata e critica quella che il magistrato napoletano Alfonso Sabella, ex assessore alla legalità del Comune di Roma, compie nel corso dell’intervento ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Se da un lato il magistrato, oggi in forza all’ufficio gip del Tribunale di Napoli, riconosce al sindaco di Roma Virginia Raggi l’indiscutibile di aver preso una posizione ferma contro i Casamonica che «avevano commesso illegalità», dall’altro lato però il magistrato osserva come troppo spesso i politici, per convenienza, restino a guardare analoghe situazione senza mai intervenire per il timore di inimicarsi una fetta di popolazione e dunque perdere voti utili in caso di elezioni. Non solo: il magistrato denuncia anche una ‘falla’ nella legge sulle operazioni di demolizione che rischia di scoraggiare i Comuni dal procedere. «A norma di legge quelle demolizioni andrebbero fatte a spese di chi ha commesso l’illecito, ma normalmente non è così – spiega Sabella – In questo caso l’ente pubblico può sostituirsi al proprietario, recuperando poi i soldi dal proprietario, ma è una chimera. Quindi i comuni sanno che per fare queste operazioni si investono soldi a fondo perduto».

Ecco perché Sabella oggi si dice scettico sulla possibilità di assistere, per il futuro, ad operazione di demolizioni di massa delle abitazioni abusive come quella avvenuta a Roma. «Se questo non rimane un gesto isolato e da domani si lavora per demolire altre case abusive che non sono dei Casamonica sarebbe un bene, ma temo che rimarrà un gesto isolato perché non tutti i comuni possono permettersi economicamente di fare queste operazioni».

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mercoledì, 21 Novembre 2018 - 15:36
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